Bertolt Brecht | Elogio del comunismo (da “Lotta di classe”)
Se il comunismo fosse stato facile a farsi, si sarebbe già fatto da molto tempo. Ma come scrive proprio Brecht in un’altra bellissima poesia, Elogio della dialettica, chi dice che ciò che oggi non è, non può essere?
Elogio del comunismo
E’ ragionevole: ognuno lo intende. E’ facile.
Tu, che non sfrutti gli uomini, lo capirai subito.
Va bene per te, informati di lui.
Gli stupidi lo dicono stupido, gli sporchi lo dicono
sporco;
esso combatte la sporcizia e la stupidità.Gli sfruttatori lo chiamano delitto.
Ma noi sappiamo:
esso è la fine dei loro delitti.
Non è follia, ma
fine della follia.
Non è l’enigma
ma la soluzione.
E’ la cosa semplice
che è difficile a fare.
(in Poesie politiche, Einaudi, 2014
Traduzione di Roberto Fertonani)
Lob des Kommunismus
Text: Bertolt Brecht; Musik: Hanns Eisler
Er ist vernünftig, jeder versteht ihn. Er ist leicht.
Du bist doch kein Ausbeuter, du kannst ihn begreifen.
Er ist gut für dich, erkundige dich nach ihm.
Die Dummköpfe nennen ihn dumm, und die Schmutzigen nennen ihn schmutzig.
Er ist gegen den Schmutz und gegen die Dummheit.
Die Ausbeuter nennen ihn ein Verbrechen.
Aber wir wissen:
Er ist das Ende der Verbrechen.
Er ist keine Tollheit, sondern
Das Ende der Tollheit.
Er ist nicht das Chaos
Sondern die Ordnung.
Er ist das Einfache
Das schwer zu machen ist.