Antiper | A qualcuno sembrava Stalingrado. Invece era Caporetto. Note a freddo sul risultato referendario del 17 aprile
Sono ormai molti anni che l’asin/istra (extra o ex parlamentare) passa agilmente di sconfitta in sconfitta. Niente di male: in fondo – come si dice? – chi non lotta ha già perso. Quello che però non si era ancora visto – o che almeno non si era ancora visto con la chiarezza con cui lo si è visto domenica 17 aprile – è che l’asin/istra è ormai in grado di perdere, oltre le sue, anche le battaglie non sue.
Che con le trivelle, il referendum “contro le trivelle”, non avesse in realtà molto a che fare ad un certo punto era diventato chiaro anche ai sassi i quali avevano ben capito che il referendum aveva a che fare con altro: sul piano tecnico, con la durata delle concessioni e, sul piano politico, con lo scontro all’interno del PD e con quello dell’opposizione con il Governo.