Taggato: Marx

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Roberto Fineschi | Glossario del Capitale

Roberto Fineschi è un noto studioso marxista impegnato da anni nella rivisitazione dell’opera di Karl Marx alla luce della pubblicazione della cosiddetta MEGA 2 (Marx-Engels-Gesamtausgabe).

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Antiper | Manipolazioni di Marx

La vulgata del Marx economicista (di cui la riduzione a denaro della concezione del capitale è un caposaldo) è uno dei tanti modi per deformare il pensiero di Marx presentandolo in modo unilaterale, monco, limitato. Si taglia un braccio a Marx e poi si grida che a Marx manca una mano. È anche questa una “interiorizzazione dell’esteriorità” ovvero una vulgata che a forza di essere ripetuta come vera è divenuta vera

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Antiper | La forza-lavoro è merce

Quello della forza-lavoro è un vero e proprio mercato ovvero un luogo su cui avviene uno scambio di merci. Su questo mercato operano dei venditori – i lavoratori – e dei compratori – che vengono erroneamente chiamati nel gergo giornalistico e sindacale “datori di lavoro” (e che una volta venivano chiamati “padroni” mutuando il linguaggio dell’epoca schiavistica e servile, ed al quale possiamo qui preferire il termine “capitalista”). Diciamo che è errato chiamare i capitalisti “datori di lavoro” perché quello che essi danno non è lavoro (semmai il frutto del lavoro è quello che prendono), ma capitale che usano per comprare l’unica merce di cui dispongono i lavoratori ovvero la disponibilità a lavorare.

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Costanzo Preve, Gianfranco La Grassa | Premessa a Oltre la gabbia d’acciaio (commentata)

Questa che segue è la Premessa ad un testo – Oltre la gabbia d’acciaio. Saggio su capitalismo e filosofia – che Costanzo Preve e Gianfranco La Grassa scrivono nel 1994, in un quadro d’epoca dominato dal crollo dell’URSS e dei sistemi del socialismo reale europeo. In questo testo i due autori sviluppano una critica ad alcuni assunti che ritengono possano essere rilevati nel pensiero di Marx e soprattutto nel discorso del marxismo politico dopo Marx: il primo assunto è costituito dall’idea che il proletariato possegga “capacità inter-modale” ovvero la capacità di prefigurare un nuovo modo di produzione socialista a partire dalla critica del modo di produzione capitalista; il secondo assunto è quello che la progressiva socializzazione della produzione che il capitale è portato a sviluppare costantemente per incrementare il plusvalore relativo costituirebbe la premessa oggettiva della possibilità storica del socialismo

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Antiper | Il cottimo è ottimo (per il capitale)

“A prima vista pare nel salario a cottimo che il valore d’uso venduto dall’operaio non sia il funzionamento della sua forza-lavoro, il lavoro vivente, ma lavoro già oggettivato nel prodotto, e che il prezzo di questo lavoro non sia determinato, come nel salario a tempo, dalla frazione”

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Antiper | La strada meno percorsa. Appunti su comunismo e natura umana

È passato molto tempo dal Manifesto [2] ma del comunismo si continua a parlare; e molto, stando alle quotidiane dichiarazioni di morte di cui è oggetto. Evidentemente lo “spettro” – come ebbero a definirlo Marx ed Engels (e oggi il termine sembra ancor più appropriato, se è vero che della prospettiva del comunismo si dice che sia morta e sepolta) – sembra incutere ancora una certa qual inquietudine.
Non c’è da stupirsi, in fondo. I capitalisti (o quanto meno i loro “intellettuali organici”) sanno bene che il modo di produzione capitalistico genera le loro ricchezze, ma anche una serie di irrisolvibili contraddizioni; ed è proprio dentro queste contraddizioni, prima ancora che nella soggettiva consapevolezza degli uomini, che si costituiscono la possibilità e la necessità storica del “nuovo mondo”, del non ancora esistente

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Friedrich Engels | Ludovico Feuerbach e il punto d’approdo della filosofia classica tedesca. Parte I

Questo scritto* ci conduce a un periodo che, cronologicamente, è lontano da noi una buona generazione, ma è diventato così estraneo alla generazione attuale in Germania come se fosse già vecchio di un secolo intero. Eppure fu il periodo della preparazione della Germania alla rivoluzione del 1848, e tutto ciò che è accaduto tra di noi dopo di allora è soltanto una continuazione del 1848, è soltanto l’esecuzione testamentaria della rivoluzione.

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Michael Roberts | The price of Engels (primo capitolo di Engels 200)

This short book has been written to coincide with the 200th anniversary of the birth of Friedrich Engels, the close friend and collaborator with Karl Marx for over 40 years. This book is not a biography of Engels – there are plenty of those, of varying quality. Instead, it aims to outline, explain and analyse Engels’ contribution to a Marxist critique of political economy and capitalism. Engels’ economics has been sadly neglected, being lost under the large shadow of Marx’s Capital and his other economic works. And yet, Engels was the first to present a critique of the contemporary classical political economy of Smith, Ricardo and Malthus from a Marxist perspective – that is before Marx himself

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Wilhelm Liebknecht | Da “Karl Marx: Biographical memoirs”

Per la popolarità Marx nutriva un sovrano disprezzo. Una cosa che lodava particolarmente in Robert Owen era che egli, ogni volta che una delle sue idee diventava popolare, avanzava una nuova esigenza che lo rendeva di nuovo impopolare. Scevro di ogni vanità, Marx non poteva attribuire alcun valore al plauso della folla. La folla era per lui il gregge senza idee, che riceveva pensieri e sentimenti dalla classe dominante. Finché il socialismo non si è fatto spiritualmente strada tra le masse, il plauso della folla non può che andare a gente senza partito o a oppositori del socialismo. Oggi che la concezione del mondo socialista è già penetrata tra le masse e comincia anche a influenzare la cosiddetta “opinione pubblica”, ciò non vale più nella stessa misura in cui valeva cinquant’anni fa. Allora solo un’esigua minoranza della classe operaia si era innalzata sino al socialismo

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Stavros Mavroudeas | Friedrich Engels and his Contribution to Marxism

The 200th anniversary of the birth of F. Engels comes at a time when his contribution to Marxism is being disputed by Neue Lekture and Sraffian authors, based on the alleged discovery of him having distorted Capital. The evidence presented by the new anti-Engelsionists is flimsy and essentially philological hair-splitting arguments. The common ground uniting them is their abhorrence for the existence of Marxism as a coherent theoretical tradition and as a weapon for the revolutionary struggle of the working class for the emancipation of human society.

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Antiper | Dalla filosofia alla concezione materialistica della storia. Introduzione

Nel parlare di marxismo e filosofia si va da chi afferma che il vero problema del marxismo è l’assenza di uno spazio filosofico specifico a chi afferma che un po’ di buona filosofia c’è, ma bisogna disseppellirla da sotto una montagna di deformazioni economicistiche, storicistiche, umanistiche, a chi sostiene che in Marx è posto in modo esauriente il problema filosofico fondamentale. E così via.

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Antiper | Gramsci e la rivoluzione contro il Capitale. Riflessione su un famoso articolo

Antonio Gramsci è pressoché unanimemente considerato il più importante marxista italiano e gli “studi gramsciani” si sono sviluppati in modo vastissimo, soprattutto a livello internazionale. Gramsci è stato anche una vittima del fascismo, un uomo che ha pagato con 10 anni di carcere e con la morte la sua lotta contro la dittatura mussoliniana; è dunque comprensibile che gli siano stati tributati tanti meritati omaggi, soprattutto nel passato.

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Antiper | Stato, crisi e riproduzione capitalistica

L’asin/istra italiana (e non solo) è sempre stata irresistibilmente attratta dalle teorie economiche che enfatizzano il ruolo dello Stato nella “protezione sociale” dei lavoratori dagli arbitri del “libero” mercato [1]. Di conseguenza, a sinistra, si è portati naturalmente a ritenere che Keynes e Marx, in fondo, siano molto più vicini tra loro di quanto non lo siano con i supporter del cd “libero mercato” [2].

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Antiper | Persistenza storica del comunismo

La tensione degli uomini verso la conquista di una relazione armonica – “comunista” – tra gli individui basata sul superamento delle disuguaglianze e le contraddizioni sociali e politiche non nasce con Marx. Con Marx nasce una particolare, moderna, visione del comunismo.

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Chiara Giorgi | Un futuro presente. Utopia e non utopia

Ho scelto di parlare del tema dell’utopia in quanto, a mio parere, le vicende di questo concetto consentono sia di inquadrare il grande tema dell’alternativa (a partire da Marx ed Engels, lungo la storia del marxismo e in relazione alle possibilità dell’oggi); sia di tenere insieme quella dimensione interrelata di passato, presente e futuro tanto problematica quanto fondamentale nell’attuale condizione di imperante presentismo in cui il tempo del neoliberalismo ci continua a schiacciare. La questione dell’utopia ha inoltre un interesse storico sia per come interpretata da Marx ed Engels, sia per come si è sviluppata nelle diverse congiunture storiche del Novecento e degli inizi del nuovo secolo, allorquando essa è tornata a campeggiare quale sinonimo di un altro mondo possibile e reale.

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Antiper | Una nota su composizione organica di capitale, saggio di pluvalore e caduta tendenziale del saggio di profitto

“Se si suppone inoltre che questo progressivo mutamento della composizione del capitale non si verifichi solo in alcune sfere isolate di produzione ma, in misura maggiore o minore, in tutte o almeno in quelle di maggiore importanza; se tale cambiamento modifica quindi la composizione media organica [1] del capitale complessivo appartenente ad una determinata società, questo progressivo aumento del capitale costante in rapporto a quello variabile deve portare per forza di cose a una progressiva diminuzione del saggio generale del profitto, restando immutato il saggio del plusvalore o il grado di sfruttamento del lavoro da parte del capitale”

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Antiper | L’utopia come luogo del non-ancora-esistente

Nel Manifesto del partito comunista Karl Marx e Friedrich Engels bollano alcuni movimenti socialisti della loro epoca come “critico-utopistici” e criticano la loro pretesa di ingabbiare il pensiero del futuro strettamente entro i codici del presente (borghese e piccolo borghese)

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Antiper | Dell’emulazione irriflessiva e della distruzione di statue

Da quando si è diffusa nella rivolta di Minneapolis la pratica della distruzione di statue (specialmente quella di Cristoforo Colombo) in larga parte dell’asin/istra social italiana è scattato il classico riflesso condizionato (di cui è espressione esemplare la parola d’ordine “imbrattiamo la statua di Montanelli!”); non potendo emulare le cose più interessanti della rivolta americana (ovvero una mobilitazione radicale contro il razzismo e l’ingiustizia sociale che coinvolge milioni di persone, soprattutto giovani, trasversalmente alle comunità), l’asin/istra ha deciso che poteva comunque emulare (a chiacchiere) quelle meno interessanti

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Fondazione Basso | L’attualità del Capitale, nel bicentenario della nascita di Karl Marx (23-24 marzo 2018)

Questo seminario intende rileggere il lascito di Marx e in particolare del Capitale alla luce di questioni che oggi rendono particolarmente vive le analisi marxiane, facendo di questa opera uno strumento irrinunciabile al fine di comprendere le dinamiche del capitalismo contemporaneo. Non a caso negli ultimi anni Marx torna ad essere interrogato da più parti del globo e le sue categorie interpretative tornano ad essere utilizzate per far luce sia sui rapporti di dominio odierni, sia sui conflitti e le lotte che sfidano le dinamiche, i dispositivi e l’organizzazione dell’attuale capitalismo. I temi proposti intendono interrogare il Capitale alla luce del presente, sulla base dell’assunto che il pensiero di Marx è stato ed è ancora, più che mai nel contesto odierno, un metodo per interpretare e per pensare ad una trasformazione possibile. «Leggere Il Capitale» è ancora all’ordine del giorno.