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Laboratorio Marxista | I nostri compiti nell’immediato… ma non troppo

Nell’agosto del 2000 abbiamo pubblicato un opuscolo (Seminare per raccogliere) contenente analisi e tesi attorno alle quali abbiamo costruito l’iniziativa politica di questi 4 anni; in una di queste tesi sostenevamo che il compito principale della fase attuale fosse quello di contribuire alla ricostruzione del partito comunista, la cui condizione propedeutica individuavamo nel superamento dialettico di molte delle divisioni esistenti all’interno del movimento comunista.

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Laboratorio Marxista | Seminare per raccogliere. Contributo al dibattito per la ricostruzione del partito comunista

Ogni analisi storico-politica deve porre al suo centro gli uomini concreti, con le loro contraddizioni, necessità e bisogni perché tali contraddizioni, necessità e bisogni costituiscono la base materiale su cui – sola – può poggiare la comprensione dell’evoluzione sociale. L’uomo astratto privato delle proprie contraddizioni, l’Uomo con la “U” maiuscola, non può essere oggetto di indagine materialistica. E quale più profonda “contraddizione” gli uomini hanno sperimentato nel corso della loro storia se non la contraddizione antagonista tra oppressi e oppressori, tra sfruttati e sfruttatori? Non può darsi comprensione – né, dunque, previsione – dell’evoluzione storica se si prescinde dalla centralità di questa contraddizione fondamentale ed anzi se non si parte proprio da tale contraddizione. Questo è uno degli elementi che fondano lo “statuto epistemologico” della concezione materialistica della storia, cioè di uno dei più formidabili contributi che Marx ed Engels hanno offerto alla conoscenza umana.

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Laboratorio Marxista | Contributo al Seminario Internazionale contro la Tortura attraverso l’Isolamento di Nordwijk (dicembre 2002)

I compagni del Laboratorio Marxista partecipano al Seminario Internazionale contro la Tortura attraverso l’Isolamento di Noordwik nell’intento di contribuire alla costruzione di un vasto fronte di solidarietà contro la repressione che sappia porre un argine alla offensiva reazionaria delle borghesia imperialista e permettere una migliore difesa dell’agibilità politica e democratica delle organizzazioni e delle aree rivoluzionarie in Europa e nel mondo.