Taggato: Hegel

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Louis Althusser | Introduzione al Libro I de Il Capitale. Punto II (commentato)

Passo ora alle difficoltà teoriche che ostacolano una lettura rapida e anche, in certi punti, una lettura molto attenta del libro I del Capitale. Vorrei ricordare che è proprio appoggiandosi su queste difficoltà che l’ideologia borghese cerca di convincersi – ma vi riesce veramente? – di avere da tempo “confutato” la teoria di Marx.

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Friedrich Engels | Ludovico Feuerbach e il punto d’approdo della filosofia classica tedesca. Parte I

Questo scritto* ci conduce a un periodo che, cronologicamente, è lontano da noi una buona generazione, ma è diventato così estraneo alla generazione attuale in Germania come se fosse già vecchio di un secolo intero. Eppure fu il periodo della preparazione della Germania alla rivoluzione del 1848, e tutto ciò che è accaduto tra di noi dopo di allora è soltanto una continuazione del 1848, è soltanto l’esecuzione testamentaria della rivoluzione.

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Friedrich Engels | Ludovico Feuerbach e il punto d’approdo della filosofia classica tedesca. Prefazione

“Nella prefazione al suo scritto, Per la critica dell’economia politica, Berlino 1859, Karl Marx racconta come egli ed io a Bruxelles, nel 1845, ci eravamo assunti il compito di
«mettere in chiaro con un lavoro comune il contrasto tra il nostro modo di vedere» – cioè tra la concezione materialistica della storia elaborata da Marx – «e la concezione ideologica della filosofia tedesca, di fare i conti, in realtà, con la nostra anteriore coscienza filosofica. Il disegno venne realizzato nella forma di una critica della filosofia posteriore a Hegel. Il manoscritto, due grossi fascicoli in ottavo, era da tempo arrivato nel luogo dove doveva pubblicarsi, in Vestfalia, quando ricevemmo la notizia che un mutamento di circostanze non ne permetteva la stampa. Abbandonammo tanto più volentieri il manoscritto alla rodente critica dei topi, in quanto avevamo già raggiunto il nostro scopo principale, che era di veder chiaro in noi stessi»”

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Antiper | Postfazione a L. Althusser, Introduzione al Capitale, Punto I

In questa seconda parte del libretto è contenuta la famosa raccomandazione di Althusser – rivolta ai lettori che per la prima volta si avvicinano al Capitale – di saltare tutta la prima sezione.
Si tratta di una raccomandazione che ai maliziosi potrebbe apparire suggerita dall’inconfessato intento di Althusser di evitare al lettore l’impatto iniziale con il primo capitolo, quello dedicato alla teoria del valore che, per riconoscimento dello stesso Marx, ammicca qua e là al linguaggio hegeliano; questo perché, come è noto, è forte la critica althusseriana di Hegel, tanto forte da coinvolgere anche il “giovane Marx” e da indurre il filosofo francese a parlare di “rottura epistemologica” tra le marxiane opere giovanili – considerate troppo storiciste e umaniste, in sostanza troppo hegeliane – e le opere più mature, successive all’Ideologia Tedesca e alle Tesi su Feuerbach – finalmente scientifiche –).

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Louis Althusser | Introduzione al I Libro del Capitale. Punto I (parte seconda)

Le maggiori difficoltà, sia teoriche che di altro genere, che ostacolano una facile lettura del libro I del Capitale, sono sfortunatamente (o fortunatamente) concentrate nell’apertura stessa del libro I, e precisamente nella sua prima sezione, che tratta di “Merce e denaro”.
Do dunque il seguente consiglio: mettere provvisoriamente fra parentesi tutta la sezione I, e cominciare la lettura dalla sezione II: “La trasformazione del denaro in capitale”.
Si può, a mio giudizio, cominciare (e soltanto cominciare) a comprendere la sezione I, solo dopo aver letto e riletto tutto il libro I a partire dalla sezione II.

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Antiper | Dalla filosofia alla concezione materialistica della storia, Appunti per una introduzione alla concezione materialistica della storia, n.1

Sul rapporto tra marxismo e filosofia sono state scritte intere biblioteche. Il “dilemma” è ricondotto alla questione, posta dai filosofi “di professione”, dell’insufficiente, nascosto, frainteso o addirittura mistificato “statuto filosofico” del marxismo.
Nel parlare di marxismo e filosofia si va da chi afferma che il vero problema del marxismo è l’assenza di uno spazio filosofico specifico a chi afferma che un po’ di buona filosofia c’è, ma bisogna disseppellirla da sotto una montagna di deformazioni economicistiche, storicistiche, umanistiche, a chi sostiene che in Marx è posto in modo esauriente il problema filosofico fondamentale. E così via.