Nessun potere dominante ricorre mai inutilmente all’uso della violenza. Sebbene la violenza sia sempre la risorsa di “ultima istanza”, ricorrervi frequentemente è una testimonianza di debolezza. Lo Stato cerca sempre di ricorrere piuttosto ad altre forme di potere, più intangibili, ma sempre comunque molto efficaci; si pensi al concetto di “violenza simbolica” in Bourdieu o a quello di “ideologia” in Althusser. E si pensi soprattutto al concetto gramsciano di “egemonia” per il quale il dominio non è mai pura forza, ma insieme di forza ed egemonia politica e culturale; in un passaggio importante dei Quaderni Gramsci definisce Lenin “il più grande teorico moderno della filosofia della praxis” e gli riconosce il merito fondamentale di aver riscoperto l’importanza della battaglia culturale, della “battaglia delle idee”, come antidoto all’economicismo
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