Taggato: comunisti

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Vladimir Majakovskij | Ordinanza all’esercito dell’arte

Cantilenano le brigate dei vecchi
la stessa litania.
Compagni!
Sulle barricate!
Barricate di cuori e di anime.
È vero comunista
solo chi ha bruciato i ponti della ritirata.

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Renzo Del Carria | Il delitto Matteotti

Il 21 maggio si apre la Camera eletta con le elezioni-truffa e, come di consuetudine, la seduta si inizia con la convalida degli eletti. Questa convalida, che normalmente aveva un carattere di ordinaria amministrazione, è presa dall’opposizione come occasione per denunciare le violenze fasciste ed invalidare le elezioni.

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Angela Davis | Lucy Parsons

Questo profilo di Lucy Parsons è tratto da Angela Davis, Donne, razza, classe, Edizioni Alegre 2018 e in particolare dal capitolo Le donne comuniste. Lucy Parsons era stata anarchica in gioventù e divenne comunista negli anni ’20. Negli anni ’30 aderì al partito comunista. Lucy Parsons fu una rivoluzionaria che combatté per i diritti delle donne e dei lavoratori. Un modello di femminismo antitetico a quello oggi dilagante.

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Antiper | La tradizione politica come cortina fumogena

Continuando a ragionare sul tema dell’organizzazione comunista, a noi pare indispensabi­le il superamento di una logica ideologico-residuale che ci ripropone “ad ogni pie’ sospin­to” dibattiti su Trotzky e Stalin, su Gramsci e Bordiga, su Franco e Ciccio, su Tom e Jer­ry, su Tizio e Caio… senza riuscire a produrre uno straccio di analisi storico-materialistica degna di questo nome.

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Laboratorio Marxista | Premessa sui nostri compiti

Nell’agosto del 2000 abbiamo pubblicato un opuscolo contenente analisi e tesi attorno alle quali abbiamo costruito l’iniziativa politica di questi 4 anni; in una di queste tesi sostenevamo che il compito principale della fase attuale fosse quello di contribuire alla ricostruzione del partito comunista, la cui condizione propedeutica individuavamo nel superamento dialettico di molte delle divisioni esistenti all’interno del movimento comunista

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Giambattista Lazagna | Introduzione a Ponte rotto

Ristampare “Ponte rotto” oggi, anche se è cosa modesta, può significare, certo, un richiamo ai temi della lotta contro il fascismo, non per riproporre un tipo di lotta attuato in un contesto storico-politico completamente diverso e quindi irriproducibile, ma per risvegliare la fiducia dei comunisti, dei rivoluzionari, nelle immense capacità combattive della classe operaia, dei contadini, del proletariato ed anche del sottoproletariato urbano, quando siano guidati da una avanguardia rivoluzionaria ideologicamente unita e agguerrita, capace di una analisi leninista della situazione politica, capace di battere da un lato l’opportunismo ed il riformismo e dall’altro il settarismo ed il dogmatismo.

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Antiper | Proliferazioni (PeO,3)

Due anni fa, in una riflessione sull’esito elettorale delle elezioni politiche 2008 e sulla si­tuazione politica italiana [1] commentavamo con amara ironia la proliferazione di sigle di “sinistra” e di partiti “comunisti” (anche “a due alla volta”). Da allora le cose sono ulte­riormente “progredite”.

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Antiper | Rotture (PeO,2)

Tratto da Antiper, Partito e organizzazione, Contributo per il Forum della Rete dei Comunisti, Roma, 27 febbraio 2010 Nella chiusura di un documento presentato il 31 maggio 2008 (all’indomani della tragedia...

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Norman Finkelstein | Gli ebrei furono le sole vittime dell’Olocausto?

Il punto cruciale della politica del museo dell’Olocausto, comunque, riguarda l’oggetto di quest’opera di memorializzazione. Gli ebrei furono le sole vittime dell’Olocausto oppure contano anche gli altri che perirono a causa delle persecuzioni naziste?

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David Harvey | L’importanza della Cina nell’economia mondiale

David Harvey, L’importanza della Cina nell’economia mondiale, settimo capitolo di The Anti-capitalist Chronicles, Pluto press, 2020. Traduzione CR per Antiper (dicembre 2020) Il 2 gennaio 2019, dopo la chiusura del...

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Michael Roberts | The price of Engels (primo capitolo di Engels 200)

This short book has been written to coincide with the 200th anniversary of the birth of Friedrich Engels, the close friend and collaborator with Karl Marx for over 40 years. This book is not a biography of Engels – there are plenty of those, of varying quality. Instead, it aims to outline, explain and analyse Engels’ contribution to a Marxist critique of political economy and capitalism. Engels’ economics has been sadly neglected, being lost under the large shadow of Marx’s Capital and his other economic works. And yet, Engels was the first to present a critique of the contemporary classical political economy of Smith, Ricardo and Malthus from a Marxist perspective – that is before Marx himself

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Antiper | Comunisti (PeO,1)

Il nostro contributo a questo Forum consiste nel tentativo di entrare in dialettica con la riflessione e la linea politica dei suoi promotori cogliendo al contempo l’occasione per ri­capitolare una serie di elementi che caratterizzano il nostro punto di vista. Naturalmente, per noi, “entrare in dialettica” significa anche segnalare elementi proble­matici perché riteniamo che accettare il confronto non significhi scambiarsi reciproci in­viti per incontri in cui ognuno parla per conto proprio, ma analizzare con attenzione ciò che di volta in volta viene proposto e il fatto che possano emergere differenze o anche vere e proprie divergenze non deve spaventarci perché, in una concezione marxista, ogni sintesi è il prodotto di una contraddizione.

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Antiper | Questioni dell’antifascismo

Tratto da Antiper, Essere antifascisti. Riflessioni su fascismo e democrazia, aprile 2009, ver. 2.0 In un paese che, come avrebbe detto Gramsci, ha avuto una Controriforma senza aver avuto una Riforma...

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Antiper | Gli “opposti estremismi” e la risposta rivoluzionaria

Gli strateghi della “strategia della tensione” sono convinti che le bombe non potranno non suscitare una reazione armata dei comunisti (almeno di quelli che cominciano ad organizzarsi alla sinistra del PCI dopo il ’68 e l’“autunno caldo”). Pensano anche che vi sarà (come in effetti vi fu) una radicalizzazione di settori dello stesso PCI.

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Antiper | Partito e organizzazione

Antiper, Partito e organizzazione, Contributo per il Forum su Partito e organizzazione, Roma, 27 febbraio 2010, eBook, 60 pag., A5, Prima edizione: febbraio 2010, Riformattato nel settembre 2014 per la...

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Laboratorio Marxista | I nostri compiti nell’immediato… ma non troppo

Nell’agosto del 2000 abbiamo pubblicato un opuscolo (Seminare per raccogliere) contenente analisi e tesi attorno alle quali abbiamo costruito l’iniziativa politica di questi 4 anni; in una di queste tesi sostenevamo che il compito principale della fase attuale fosse quello di contribuire alla ricostruzione del partito comunista, la cui condizione propedeutica individuavamo nel superamento dialettico di molte delle divisioni esistenti all’interno del movimento comunista.

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Viktor Shapinov | Un’analisi di classe della crisi ucraina

 
Le origini sociali e di classe della crisi ucraina non sono state indagate a fondo. L’attenzione si è concentrata principalmente sull’aspetto politico degli eventi e si è permesso che la loro base socioeconomica passasse in secondo piano. Quali sono state le forze di classe dietro il rovesciamento del regime di Yanukovich, l’insediamento di un nuovo regime a Kiev e l’ascesa degli anti-Maidan e del movimento nel sud-est?
 
La crisi del capitalismo ucraino 
 
La crisi ucraina non è un fenomeno nazionale isolato. Per una serie di motivi, l’Ucraina è stata “l’anello debole” ed è diventata la prima vittima del crollo del modello economico basato sulla regola del dollaro come valuta di riserva mondiale e sull’uso della domanda di credito al consumo come meccanismo di crescita economica [1]. L’economia ucraina è stata tra le più vulnerabili nel contesto della crisi globale, questo ha portato a una frattura nella classe dominante ed a un’aspra lotta che è visibile da diversi mesi . L’economia del capitalismo ucraino ha preso forma dal collasso del complesso economico dell’Unione Sovietica, dalla privatizzazione della proprietà collettiva e dall’integrazione nel mercato globale. Questi processi hanno portato al degrado della struttura economica della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, che era al decimo posto nella classifica mondiale dello sviluppo economico. L’Ucraina in epoca sovietica aveva un’economia complessa e sviluppata in cui avevano un ruolo di primo piano l’industria metalmeccanica e la produzione di beni ad alto valore aggiunto.