0

Guglielmo Carchedi | Recenti dibattiti teorici su Marx nel mondo anglosassone: una introduzione

I dibattiti tra Marxisti nel mondo anglo-sassone degli ultimi due-tre decenni sono stati dominati da tre controversie: la trasformazione dei valori in prezzi, la legge della caduta tendenziale del tasso medio di profitto (TMP) e la questione se il lavoro sia la sola sorgente di plusvalore, e se esso sia materiale oppure no. In questa introduzione farò solo dei brevi accenni ai termini delle controversie. Le sezioni spiegheranno in dettaglio i termini dei problemi e le differenze di approccio….

0

Lettera a Diego Fusaro sul suo incontro a Casapound

E così, Diego, hai scelto di seguire la strada (sbagliata) di Costanzo Preve, tuo maestro; la strada, cioè, del dialogo con organizzazioni e personaggi fascisti o ex fascisti (ex secondo loro). Purtroppo, non è una mossa imprevedibile. L’escalation dei tuoi interventi di questi mesi sull’Europa, le aperte rivendicazione nazionalistiche e la battaglia contro l’antifascismo e l’internazionalismo che stai assurdamente portando avanti (assurdamente per uno che si dichiara allievo indipendente di Marx e non di Mussolini) erano avvisaglie abbastanza chiare. Speravamo di sbagliarci, ma purtroppo non ci sbagliavamo.

0

Antiper | Diderot, Platone, Marx: tre caverne. Note di lettura a Denis Diderot, L’antro di Platone

In un suo celebre Salon, Denis Diderot racconta all’amico Grimm il sogno che sostiene di aver fatto durante la notte, dopo aver passato la giornata a vedere quadri e a leggere dialoghi di Platone. Si tratta, ovviamente, di un geniale escamotage che permette al filosofo francese di costruire un’immagine (anzi, a dire il vero, una sequenza di immagini) in cui si confondono piani diversi: il piano del quadro di Fragonard (che ovviamente Diderot ha visto e non sognato), la rilettura dell’allegoria della Caverna contenuta nel settimo libro della Repubblica, il racconto di un rito dionisiaco che è anche una storia d’amore molto particolare… E persino la forma colloquiale – dialogica – è un piano di incontro con Platone.

0

N.H. Bluestone | La questione di genere nella scuola di Platone. Why Women Cannot Rule: Sexism in Plato’s Scholarship (1988)

Nel V libro della Repubblica Platone produce un argomento a favore dell’uguaglianza dei sessi che è stato sotto gli occhi della tradizione filosofica occidentale per quasi due millenni e mezzo. Ma fino agli anni ’70 del Novecento questo argomento, pur presente in un grande classico della filosofia, è stato per lo più messo da parte, deplorato o ignorato.

0

Note di lettura a Tina di Pino Cacucci

“Il mondo non è contenuto adeguatamente nel formato di una macchina 35 mm”. Così affermava negli anni 40 del ‘900 Eugene Smith (1918-1978) uno dei padri del fotogiornalismo americano.

0

Tina Modotti: un’artista, una militante

(Riassunto redatto utilizzando brani del libro Tina, di Pino Cacucci)

Tina Modotti nasce a Udine nel 1896 e lascia presto la scuola per andare a lavorare e aiutare la famiglia a tirare avanti. A 17 anni, nel 1913 si trasferisce negli Stati Uniti, a San Francisco dove l’aveva preceduta il padre e una sorella. Lì trova lavoro in una fabbrica di camice e si tuffa completamente nel fermento culturale e artistico che pervade la città.

Tina frequenta circoli operai e gruppi teatrali e ben presto lascia il lavoro nella fabbrica riuscendo a mantenersi facendo la sarta. Si trova in un vortice crescente di iniziative e conoscenze e l’inquietudine e il bisogno di indipendenza la portano a sfiorare ogni situazione senza lasciarsene coinvolgere totalmente: tutto la interessa ma niente la soddisfa. Il teatro continua ad attrarla ma non più di altre attività.

0

Konrad Gaiser | Il paragone della caverna

Viene (qui) riprodotto il testo delle conferenze tenute a Napoli il 2 e il 3 ottobre 1984 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
Al centro del mio discorso è il paragone platonico della caverna. Qui di seguito preferisco parlare di ‘Paragone della caverna’ anziché adoperare l’espressione più consueta ‘mito della caverna’, perché non si tratta propriamente di un mito tramandato da lungo tempo. Non è però mia intenzione interpretare questo testo famoso, ma indagare piuttosto la sua preistoria e la storia della sua influenza e della sua recezione. Tale questione deve condurci, a passi veloci, attraverso tutta la storia dello spirito, dai presocratici fino ai giorni nostri. Forse sarà possibile, sul fondamento di quest’unico esempio, rendere evidenti le variazioni sul paragone della caverna, vale a dire un po’ lo scambio di paradigmi dell’antropologia filosofica e letteraria, a partire dalle origini del pensiero filosofico (K. Gaiser)

0

Note di lettura: José Saramago, Le intermittenze della morte

 

 
PDF
 
Jose Saramago
Le intermittenze della morte
……………………………………………………………
PDF, 146 pagine
Titolo originale: As Intermitencias da Morte
Autore: José Saramago
Editore: Einaudi 2005
Traduzione dal portoghese: Rita Desti
……………………………………………………………
In un luogo imprecisato, in un tempo sconosciuto, in un contesto storico ignoto, la Morte non uccide più; così succede, come recita l’incipit, che “il giorno seguente non morì nessuno”.

Il lettore dovrà addentrarsi nelle pagine del libro per scoprire quale carico di significato porta con sé il termine “seguente”. La Morte non svolge più il suo lavoro e l’autore ci mostra le implicazioni, i problemi che può provocare un tale avvenimento.

Il mondo di cui l’autore ci narra pare inizialmente immaginario, ma ben presto ci si rende conto che la descrizione dei personaggi, delle loro azioni, l’analisi dei più reconditi pensieri, la narrazione di problemi e la ricerca di soluzioni non sono affatto fiabeschi e con una quasi terribile epifania ci accorgiamo che Saramago sta parlando di noi, di una comunità, di una collettività che a fatica si muove tra i problemi della vita cercando soluzioni che spesso si dimostrano irrealizzabili: facile è trovarsi in caduta libera verso il caos. La gestione di un accadimento quale il non adempiersi di decessi, fa crollare a catena un sistema che, con sapiente ironia, l’autore fa intendere fondarsi solamente sul perpetuarsi della morte. Egli coglie l’occasione per esprimere la sua critica alla società, alla Chiesa, alla politica e all’uomo contemporaneo che, senza la presenza della morte, scopre tutta la sua debolezza.

0

Pausania | Cult of dionysus calydonius (from “Description of Greece”)

[7.21.1] XXI. In this part of the city is also a sanctuary of Dionysus surnamed Calydonian, for the image of Dionysus too was brought from Calydon. When Calydon was still inhabited, among the Calydonians who became priests of the god was Coresus, who more than any other man suffered cruel wrongs because of love. He was in love with Callirhoe, a maiden. But the love of Coresus for Callirhoe was equalled by the maiden’s hatred of him.

0

Theodor W. Adorno, Max Horkheimer | Dialettica dell’illuminismo

Scritta in stretta collaborazione dai due pensatori tedeschi durante la guerra, l’opera risponde al bisogno di tradurre sul piano speculativo una duplice esperienza: quella dell’Europa devastata dal fascismo, che gli autori si erano lasciata alle spalle, e quella della società americana che li aveva accolti. Entrambe le esperienze provano – ed è la tesi del libro – che l’illuminismo ha la tendenza a rovesciarsi nel suo contrario, non solo nell’aperta barbarie del fascismo, ma anche nell’asservimento totalitario delle masse attraverso la blandizie dell’industria culturale. Secondo gli autori, la libertà nella società è inseparabile dal pensiero illuministico. Il concetto stesso di questo pensiero, tuttavia, implica già il germe di quella regressione che oggi si verifica ovunque. Per questo essi affermano che se l’illuminismo non accoglie in sé la coscienza di questo momento regressivo, firma la propria condanna, e che è un dovere di tutti riflettere sull’aspetto distruttivo del progresso. Gli autori vollero qui dare un contributo, poi risultato essenziale, a questa che è una «comprensione teoretica dell’oggi«. Già edita una prima volta nel ’47, l’opera è tra l’altro uscita nei «Paperbacks» nel 1980

0

Michel Foucault – Che cos’è l’illuminismo?

Ai nostri giorni, quando un giornale pone una domanda ai suoi lettori, lo fa per chiedere il loro parere su un tema su cui ognuno ha già la propria opinione: non c’è pericolo di imparare granché. Nel...

0

Guglielmo Carchedi | Video dell’incontro “La crisi e l’euro”

La crisi e l’euro | Incontro di approfondimento teorico con Guglielmo Carchedi, Professore di Economia Politica, Università di York

0

Immanuel Kant | Risposta alla domanda: che cos’è l’illuminismo?

L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l’incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro. Colpevole è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi di essa senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! Questo dunque è il motto dell’illuminismo.

0

Denis Diderot | L’Antre de Platon

Il m’est impossible, mon ami, de vous entretenir de ce tableau; vous savez qu’il n’était plus au Salon, lorsque la sensation générale qu’il fit, m’y appela. C’est votre affaire d’en rendre compte; nous en causerons ensemble; cela sera d’autant mieux que peut-être découvrirons-nous pourquoi après un premier tribut d’éloges payé à l’artiste, après les premières exclamations le public a semblé se refroidir. Toute composition dont le succès ne se soutient pas manque d’un vrai mérite. Mais pour remplir cet article Fragonard, je vais vous faire part d’une vision assez étrange dont je fus tourmenté la nuit qui suivit un jour dont j’avais passé la matinée à voir des tableaux et la soirée à lire quelques Dialogues de Platon

0

Antiper | Marx e i suoi eredi

Antiper, Marx e i suoi eredi, Commento alla lettura di Tra post-operaismo e neo-anarchia di Carlo Formenti, Autoproduzioni, 2012 EBOOK, 28 pag., A5, COPERTINA “La storica frattura fra marxisti e anarchici, durata per un secolo e mezzo, sta...