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Raniero Panzieri | Sull’uso capitalistico delle macchine nel neocapitalismo

“Com’è noto, la cooperazione semplice si presenta, secondo Marx, storicamente all’inizio del processo di sviluppo del modo di produzione capitalistico. Ma questa figura semplice della cooperazione è soltanto una forma particolare della cooperazione in quanto forma fondamentale della produzione capitalistica.

 

‘La forma capitalistica presuppone fin da principio l’operaio salariato libero, il quale vende al capitale la sua forza-Iavoro)’ (Karl Marx, Il Capitale).

Ma l’operaio, in quanto proprietario e venditore della sua forza-lavoro, entra in rapporto con il capitale soltanto come singolo. La cooperazione, il rapporto reciproco degli operai

 

‘comincia soltanto nel processo lavorativo, ma nel processo lavorativo hanno già cessato d’appartenere a se stessi. Entrandovi, sono incorporati nel capitale. Come cooperanti, come membri di un organismo operante, sono essi stessi soltanto un modo particolare di esistenza del capitale. Dunque, la forza produttiva sviluppata dall’operaio come operaio sociale è forza produttiva del capitale. La forza produttiva sociale del lavoro si sviluppa gratuitamente appena gli operai vengono posti in certe condizioni; e il capitale li pone in quelle condizioni. Siccome la forza produttiva sociale del lavoro non costa nulla al capitale, perchè d’altra parte non viene sviluppata dall’operaio prima che il suo stesso lavoro appartenga al capitale, essa si presenta come forza produttiva posseduta dal capitale per natura, come una forza produttiva immanente’ (Karl Marx, Il Capitale)”.

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Gianfranco Pala | Il capitale fisso e l’intelligenza generale della società. Su “general intellect” e dintorni

La separazione del lavoro dal sapere, anziché essere superata col cosiddetto postfordismo (come alcuni vorrebbero far credere), e tuttavia neppure creata da esso, rimanda alla divisione del lavoro storicamente rilevante nelle società classiste, ai fini dell’affermazione del dominio di una classe (casta, ordine, ecc.), che è quella tra lavoro mentale e lavoro fisico

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Carla Filosa | Corso di critica del capitalismo (@UniGramsci)

Carla Filosa | Corso di critica del capitalismo (@UniGramsci)
Per informazioni: Università Popolare “Antonio Gramsci” | Corso di critica al capitalismo

IAT | Incontri con Lenin a cura di Emilio Quadrelli: ‘Stato e rivoluzione’ 0

IAT | Incontri con Lenin a cura di Emilio Quadrelli: ‘Stato e rivoluzione’

  Emilio Quadrelli ha registrato questa relazione sulla quale, nei prossimi giorni, convocheremo un incontro Skype all’interno del quale i partecipanti potranno dialogare con il relatore e la sua interpretazione del testo leniniano.    hits | 9.384

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Antiper | Rileggere il Capitale (tutti gli incontri)

Domenica 3 luglio 2016 | ore 10.30 VII incontro Questo settimo incontro è dedicato ai capitoli che formano la VII sezione. Settima sezione | Il processo di accumulazione del capitale Capitolo 21 – Riproduzione sempliceCapitolo 22 –...

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Wu Ming | Per Bruno Fanciullacci

A Firenze è un “largo”, a Pontassieve una “via”. Largo e Via Bruno Fanciullacci. Due targhe inaugurate di recente (2002 e 2003), tra polemiche politiche e querele incrociate. Fanciullacci fu un partigiano gappista, medaglia d’oro della Resistenza. Alcuni lo ritengono un killer (“l’assassino di Giovanni Gentile”), altri – noi compresi – un eroe. Pochi sinora lo hanno considerato un filosofo. E’ tempo di omaggiarlo in quella veste. Sì, filosofo. Una nomea da riscattare, dopo anni di utilizzi arrischiati tipo “il filosofo Rocco Buttiglione”, di torpore accademico e convegni trascorsi a spaccare in sedici il pelo trovato nell’uovo.

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Stefano Petrucciani | Una teoria che non fa scuola

L’impatto che Karl Marx ha avuto sulla storia del XIX e del XX secolo è stato così forte da non poter essere paragonato a quello di nessun altro pensatore. Solo i fondatori delle grandi religioni hanno lasciato alla storia del mondo una eredità più grande, influente e persistente di quella che si deve al pensatore di Treviri. Ma per capire che tipo di influenza ha avuto la figura di Marx sulla storia del suo tempo e di quello successivo, bisogna mettere a fuoco un aspetto che concorre con altri a determinarne la singolarità: l’attività di Marx si è caratterizzata per il fatto che Marx è stato al tempo stesso un pensatore e un organizzatore/leader politico, e di statura straordinaria in entrambi i campi. Notevolissima è stata la ricaduta che le sue teorie hanno avuto sul pensiero sociale, filosofico e storico, ma ancor più grande, anche se non immediato, è stato l’impatto che la sua attività di dirigente politico (dalla stesura del Manifesto del Partito Comunista alla fondazione della Prima Internazionale) ha lasciato alla storia successiva.

Certo, una duplice dimensione di questo tipo non appartiene solo a Marx: la si può anche ritrovare in grandi leader che furono suoi antagonisti, da Proudhon a Mazzini a Bakunin. Ma in Marx entrambe le dimensioni, quella della costruzione teorica e quella della visione politica, attingono una potenza che manca a questi suoi pur importanti antagonisti. Sul piano della organizzazione politica dall’attività di Marx sono infatti derivati, nel tempo e attraverso complesse mediazioni, i partiti socialdemocratici e poi quelli comunisti che hanno inciso così largamente nella storia del Novecento. Sul piano teorico, invece, Marx ha influenzato, e continua a segnare ancora oggi, una parte non trascurabile della cultura che dopo di lui si è sviluppata.

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Giulia Bausano, Emilio Quadrelli | Della guerra. Crisi e conflitti dell’imperialismo

Mentre si stava completando la revisione del presente saggio Parigi era sotto attacco. Cellule islamiche combattenti, legate all’Isis, hanno portato la guerra non solo dentro le metropoli imperialiste ma lo hanno fatto colpendo direttamente la popolazione. Non si è trattato di un attacco indiscriminato, come sostenuto da gran parte dei commentatori e analisti distratti, bensì di una serie di azioni che miravano a colpire i rituali maggiormente frequentati dalla popolazione: la cena al ristorante all’inizio del week–end, un concerto live e, rituale tra i rituali, lo stadio. Nessuna “follia terrorista” ma una lucida e razionale strategia di guerra

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Antiper | Dalla filosofia alla concezione materialistica della storia

Nel parlare di marxismo e filosofia si va da chi afferma che il vero problema del marxismo è l’assenza di uno spazio filosofico specifico a chi afferma che un po’ di buona filosofia c’è, ma bisogna disseppellirla da sotto una montagna di deformazioni economicistiche, storicistiche, umanistiche, a chi sostiene che in Marx è posto in modo esauriente il problema filosofico fondamentale. E così via. Più in generale i filosofi vogliono più filosofia.

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Louis Althusser | Lenin e la filosofia

  EBOOK   Louis Althusser Lenin e la filosofia …………………………………………………………… eBook, 52 pag. Autoproduzioni, 2015 …………………………………………………………… “Era giusto sessant’anni fa, nel 1908. Lenin stava allora a Capri, in compagnia di Gorki, di cui apprezzava la generosità e ammiraval’ingegno,...

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Antiper | Dalla filosofia alla concezione materialistica della storia, Appunti per una introduzione alla concezione materialistica della storia, n.1

Sul rapporto tra marxismo e filosofia sono state scritte intere biblioteche. Il “dilemma” è ricondotto alla questione, posta dai filosofi “di professione”, dell’insufficiente, nascosto, frainteso o addirittura mistificato “statuto filosofico” del marxismo.
Nel parlare di marxismo e filosofia si va da chi afferma che il vero problema del marxismo è l’assenza di uno spazio filosofico specifico a chi afferma che un po’ di buona filosofia c’è, ma bisogna disseppellirla da sotto una montagna di deformazioni economicistiche, storicistiche, umanistiche, a chi sostiene che in Marx è posto in modo esauriente il problema filosofico fondamentale. E così via.

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IAT | Incontri con Lenin: Che fare? (a cura di Emilio Quadrelli)

Vladimir Ilic Ulianov – Lenin – è certamente una delle maggiori figure intellettuali e politiche del mondo contemporaneo.  La sua azione e la sua riflessione sono state decisive nella storia del ‘900 e per questa ragione esse...

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Giulia Bausano, Emilio Quadrelli | L’utopia reazionaria della nuova “classe agiata”. Forma e dominio delle élite globali

Il discorso del generale cinese Qiao Liang, pronunciato di recente presso l’Università della Difesa di Pechino e riportato nel n.7 della rivista Limes [1], offre l’occasione per dare uno sguardo dentro le “visioni del mondo” delle classi dominanti contemporanee. Capire cosa pensano, cosa anima le loro strategie, in che modo organizzano i conflitti che, ogni giorno che passa, con sempre maggior forza delineano gli scenari della politica internazionale, è qualcosa di più che un semplice vezzo intellettuale. Sappiamo da tempo che ogni Weltanschauung ha ricadute materiali e oggettive non meno reali dei “fatti” anzi, a ben vedere, sono proprio le visioni del mondo e le idee forza che esse veicolano a dare senso e significato ai fatti. Se così non fosse ben difficilmente diventerebbe comprensibile, ad esempio, la partita mortale che intorno alla Storia e alla sua narrazione/interpretazione si gioca. Al contempo altrettanto inspiegabile sarebbero la quantità di risorse ed energie dedicate dalle intelligenze delle classi dominanti a ordinare il mondo e il corso delle cose in un certo modo piuttosto che in un altro.

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Maurizio Donato | L’astrazione

“L’astrazione è uno strumento indispensabile all’interno del processo conoscitivo e di indagine scientifica” ma (o forse proprio per questo) sul significato e dunque sull’uso di questo concetto prevalgono idee confuse, spesso fuorvianti. Per chi non abbia familiarità con i concetti, astratto potrebbe sembrare sinonimo di irreale, per cui concreto sarebbe – per contrasto – il reale: non è così.

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Marxpedia | Astrazione

L’astrazione è uno strumento indispensabile all’interno del processo conoscitivo e di indagine scientifica. Nell’Introduzione del ‘57 Marx analizza il fatto concreto costituito dalla produzione e delinea due generi di astrazioni genera li. È possibile prima di tutto individuare alcuni elementi caratterizzanti la produzione, comuni a tutti periodi del divenire della società: “Nessuna produzione è possibile senza uno strumento di produzione… senza lavoro passato, accumulato”, nessuna produzione senza un oggetto di lavoro e il rapporto con la natura e senza ovviamente un soggetto che esplichi tale attività. Ora, però, individuare ed isolare questi elementi è poco utile perché con la produzione in generale restiamo con elementi indeterminati che non possono cogliere il pro cesso di produzione nella sua peculiarità. È questo ciò che, secondo Marx, fa l’economia politica classica, la quale, partendo dall’analisi della realtà della produzione capitalistica, individua questi elementi comuni a tutte le produzioni, ma qui si ferma senza indagarne la specifica combinazione e rendendo così eterna e “naturale”, con l’astrazione della produzione in generale, una forma invece specifica di produzione: “Ogni produzione è appropriazione della natura da parte dell’individuo all’interno e a mezzo di una determinata forma sociale”.

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Emilio Quadrelli e Giulia Bausano | Lenin, Lenin sempre Lenin. Introduzione a “Classe, partito, guerra”

Le retrovie dell’imperialismo, per usare un lessico forse un po’ datato, sembrano essere sostanzialmente sicure. Neppure a livello simbolico il complesso militare – industriale imperialista è stato sfiorato, le sue sedi economiche e commerciali sono rimaste intonse, mentre il personale politico – diplomatico e le sue strutture non sono stati vittime di alcuna contestazione

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Antiper | Le donne tra due rivoluzioni. Dalla Rivoluzione francese alla rivoluzione d’Ottobre

Abbiamo pensato di promuovere questo IASP perché crediamo che sia fondamentale conoscere il percorso nella storia dei movimenti delle donne, anche per comprendere meglio come sono evoluti e cosa siano diventati oggi questi movimenti, a che punto è la lotta delle donne per la propria emancipazione, attraversando sinteticamente varie epoche e partendo dalla Rivoluzione francese.

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Officine filosofiche | Lavoro e alienazione nell’epoca dell’emergenza ecologica

Lavoro e alienazione nell’epoca dell’emergenza ecologica Conferenza/dibattito in occasione dell’uscita del secondo volume della collana Officine Filosofiche | Ecologia esistenza lavoro     12 maggio 2015 | Ore 16.30 Università di Pisa | Dipartimento di Civiltà e Forme del...