Categoria: Pensieri

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Antiper | Lenin, uomo del futuro | XII. Divergenze all’interno del partito e dell’Internazionale Comunista. Estremismo, malattia infantile del comunismo

Antiper | Lenin, uomo del futuro | XII. Divergenze all’interno del partito e dell’Internazionale Comunista. Estremismo, malattia infantile del comunismo | PDF

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Lenin | Estremismo, malattia infantile del comunismo (Indice)

Lenin L’«ESTREMISMO» MALATTIA INFANTILE DEL COMUNISMO, 9 I. In che senso si può parlare del significato internazionale della rivoluzione russa?, 11 II. Una delle condizioni fondamentali per la vittoria dei bolscevichi,...

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Confronto con Emilio Quadrelli su “Estremismo, malattia infantile del comunismo”

Sabato 22 ottobre 2016 | ore 16 Conferenza SKYPE Confronto con Emilio Quadrelli su ESTREMISMO, MALATTIA INFANTILE DEL COMUNISMO di Lenin a partire dall’interpretazione del testo registrata da Emilio Emilio...

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Presentazione “Perla Critica” con Carla Filosa e Francesco Schettino (Pisa, 15 novembre 2014)

Il testo è una raccolta delle tematiche marxiane, provenienti dai vari testi in cui Marx stesso ne aveva diversamente articolato l’assetto teorico. È stato pubblicato alla fine dello scorso anno con un disegno in copertina di R. Magritte, Il sorriso del diavolo, a indicare le difficoltà dialettiche da superare, analoghe alla contraddittoria chiave interna alla serratura da aprire. Dopo una prima “Avvertenza” – in cui si dà conto del significato del titolo quale “concrezione a difesa da un corpo estraneo”, ma anche, e soprattutto “ornamento preziosissimo”, e si informa altresì essere questo il frutto di venti anni (1991-2011) di insegnamento universitario alla Sapienza di Roma -, il testo è espresso con le parole di Marx e di autori criticati da lui stesso o da altri scrittori ispirati a Marx. Il curatore, infatti, ha deliberatamente evitato lo stile interpretativo, causa spesso di fraintendimenti appositi e talvolta involontari, in modo da non ripetere i criteri medievali dei commentari aristotelici, a impedimento della lettura dell’originale (Carla Filosa)

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IAT | Incontri con Lenin a cura di Emilio Quadrelli: ‘L’estremismo, malattia infantile del comunismo’

Emilio Quadrelli ha registrato questa terza relazione del ciclo di incontri su Lenin dedicata al famoso testo L’estremismo, malattia infantile del comunismo. 

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Antiper | Recensione a “L’epoca delle passioni tristi” di Miguel Benasayag e Gérard Schmit

Il libro di Miguel Benasayag e Gérard Schmit L’epoca delle passioni tristi si propone di indagare il crescente disagio nelle società occidentali, specialmente tra gli adolescenti, partendo dalla constatazione che mentre nel passato i ragazzi più problematici provenivano soprattutto dalla periferia e dai quartieri più poveri, oggi il disagio tende a generalizzarsi a tutti i quartieri e quindi, dovremmo pensare, a tutte le fasce sociali

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IAT | Nell’acquario di Facebook

«Liberi», soddisfatti, con molti amici (seppur virtuali)… Attivisti da poltrona, condividiamo distrattamente le tragedie del mondo, sazi di informazioni in cui non riusciamo ad orientarci, dispensiamo “mi piace” ed emozioni...

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Guglielmo Carchedi | L’imperialismo oggigiorno: che cos’è e dove va

Intervento di Guglielmo Carchedi, dell’Università di Amsterdam, realizzato alla Tavola Rotonda su: “Natura imperialista dell’Unione Europea e forme della lotta di classe” organizzata, sabato 9 gennaio 2016, a Napoli dalla Rete dei Comunisti, dai compagni della Mensa Occupata – Noi Saremo Tutto e dai compagni del Laboratorio ISKRA di Bagnoli.

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Antiper | La tecnica del male. Incontro a partire da Hannah Arendt con alcune considerazioni da Gunther Anders (IAT)

Il male non è necessariamente eroico. Anche lo sterminio sistematico di milioni di persone può essere un atto svolto burocraticamente, senza grandi passioni. Crimini come l’Olocausto o la decisione di annichilire Hiroshima e Nagasaki o anche la stessa quotidiana e invisibile strage per fame, guerre e malattie di centinaia di migliaia di esseri umani… sono stati (e sono) attuati senza alcun coinvolgimento emotivo o senso di colpa, in nome di «necessità» che vengono presentate come inderogabili. Ma queste «necessità» sono davvero tali? Davvero l’uomo non può nulla contro di esse?

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Lenin | Stato e rivoluzione (Indice)

Prefazione alla prima edizione, p. 363
Prefazione alla seconda edizione, p. 364., 365

Capitolo I, La società classista e lo Stato, 365
1. Lo Stato, prodotto dell’antagonismo inconciliabile tra le classi, p. 365 – 2. Distaccamenti speciali di uomini armati, prigioni, ecc., p. 368 – 3. Lo Stato, strumento di sfruttamento della classe oppressa, p. 371 – 4. L’» estinzione» dello Stato e la rivoluzione violenta, p. 373….

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Confronto con Emilio Quadrelli su “Stato e rivoluzione”

Domenica 12 giugno 2016 | ore 17Conferenza SKYPE Confronto con Emilio Quadrelli su STATO E RIVOLUZIONE di Lenin a partire dall’interpretazione del testo leniniano registrata da Emilio Emilio introdurrà il...

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Donatella Di Cesare | Ipotesi sulla assenza di ogni ideologia dietro l’eccidio ebraico

Non senza qualche perplessità Hannah Arendt aveva accettato di seguire, come inviata del «New Yorker», il processo contro l’ex tenente colonnello delle SS Adolf Eichmann. Nel maggio del 1963 uscì il suo libro Eichmann a Gerusalemme. Il sottotitolo A Report on the Banality of Evil era destinato a suscitare accese polemiche. Perché parlare di «banalità del male»? Non si rischiava così di banalizzare persino la Shoah? E, soprattutto, non si finiva per togliere ogni responsabilità ai criminali nazisti?

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Simona Forti | Banalità del male (in “I concetti del male” a cura di Pier Paolo Portinaro)

1. Più dirompente di mille “terremoti di Lisbona”, la spirale pianificata di orrori, che nel cuore della civilissima Europa e in pieno XX secolo produce milioni di cadaveri, viene recepita “filosoficamente” come la confutazione definitiva di ogni possibile teodicea. Il male non è redimibile, nessun disegno salvifico, teologico o secolarizzato che sia, potrà mai più trasformarlo in bene, nessuna chirurgia storica saprà asportare quello che rimarrà in eterno «un tumore della memoria» [LEVINAS 1976].

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Antiper | La politica come continuazione della guerra con altri mezzi. Foucault, Von Clausevitz, Marx (audio)

Contributo di Antiper e di Alessandro Simoncini all’Incontro di Approfondimento Teorico (IAT) del 19 aprile 2015 “La politica come continuazione della guerra con altri mezzi. Foucault, Von Clausewitz, Marx” a partire dalla lettura di Bisogna difendere la società di Michel Foucault.

Noi restiamo Torino | Roberto Fineschi: ripartire da Marx 0

Noi restiamo Torino | Roberto Fineschi: ripartire da Marx

Lezione 1: Marx, la MEGA 2, il marxismo Lezione 2: Presente, passato, futuro. Per una teoria del processo storico Lezione 3: Marx “economista” (I): Merce-Denaro o Valore-Lavoro? Lezione 4: Marx “economista” (II): La trasformazione del valore...

Antiper | A qualcuno sembrava Stalingrado. Invece era Caporetto. Note a freddo sul risultato referendario del 17 aprile 0

Antiper | A qualcuno sembrava Stalingrado. Invece era Caporetto. Note a freddo sul risultato referendario del 17 aprile

Sono ormai molti anni che l’asin/istra (extra o ex parlamentare) passa agilmente di sconfitta in sconfitta. Niente di male: in fondo – come si dice? – chi non lotta ha già perso. Quello che però non si era ancora visto – o che almeno non si era ancora visto con la chiarezza con cui lo si è visto domenica 17 aprile – è che l’asin/istra è ormai in grado di perdere, oltre le sue, anche le battaglie non sue.

Che con le trivelle, il referendum “contro le trivelle”, non avesse in realtà molto a che fare ad un certo punto era diventato chiaro anche ai sassi i quali avevano ben capito che il referendum aveva a che fare con altro: sul piano tecnico, con la durata delle concessioni e, sul piano politico, con lo scontro all’interno del PD e con quello dell’opposizione con il Governo.

Saggio di profitto 0

Vladimiro Giacché | Leggere la crisi: stagnazione secolare o caduta tendenziale del saggio di profitto?

Vladimiro Giacché | Leggere la crisi: stagnazione secolare o caduta tendenziale del saggio di profitto?, in Società natura storia. Studi in onore di Lorenzo Calabi, a cura di Andrea Civello,...

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Giorgio Cesarale | Il secondo Lukács: l’ontologia dell’essere sociale nell’epoca della manipolazione

[par. 2 del cap. 4 “Filosofia e marxismo nell’Europa della Guerra fredda”, in a c. di S. Petrucciani, Storia del marxismo. II Comunismi e teorie critiche nel secondo Novecento, Carocci,...

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Militant | Il significato della supremazia bianca oggi. Racconto della conferenza di Angela Davis

«Non sono più iscritta al partito comunista, ma sono ancora comunista». Questa una delle affermazioni di Angela Davis durante la lezione magistrale che ha tenuto lunedì scorso all’Università di Roma...

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Friedrich Engels | Il suo nome vivrà nei secoli, e così la sua opera! (in morte di Karl Marx)

 
ll 14 marzo, alle due e quarantacinque pomeridiane, ha cessato di pensare la più grande mente dell’epoca nostra. L’avevamo lasciato solo da appena due minuti e al nostro ritorno l’abbiamo trovato tranquillamente addormentato nella sua poltrona, ma addormentato per sempre.
 
Non è possibile misurare la gravità della perdita che questa morte rappresenta per il proletariato militante d’Europa e d’America, nonché per la scienzastorica. Non si tarderà a sentire il vuoto lasciato dalla scomparsa di questo titano.
 
Così come Darwin ha scoperto la legge dello sviluppo della natura organica, Marx ha scoperto la legge dello sviluppo della storia umana cioè il fatto elementare, sinora nascosto sotto l’orpello ideologico, che gli uomini devono innanzi tutto mangiare, bere, avere un tetto e vestirsi, prima di occuparsi di politica, di scienza, d’arte, di religione, ecc.; e che, per conseguenza, la produzione dei mezzi materiali immediati di esistenza e, con essa, il grado di sviluppo economico di un popolo e di un’epoca in ogni momento determinato costituiscono la base dalla quale si sviluppano le istituzioni statali, le concezioni giuridiche, l’arte e anche le idee religiose degli uomini, e partendo dalla quale esse devono venir spiegate, e non inversamente, come si era fatto finora.