Categoria: Lenin, uomo del futuro

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Confronto con Emilio Quadrelli su “Stato e rivoluzione”

Domenica 12 giugno 2016 | ore 17Conferenza SKYPE Confronto con Emilio Quadrelli su STATO E RIVOLUZIONE di Lenin a partire dall’interpretazione del testo leniniano registrata da Emilio Emilio introdurrà il...

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IAT | Incontri con Lenin: Che fare? (a cura di Emilio Quadrelli)

Vladimir Ilic Ulianov – Lenin – è certamente una delle maggiori figure intellettuali e politiche del mondo contemporaneo.  La sua azione e la sua riflessione sono state decisive nella storia...

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Emilio Quadrelli e Giulia Bausano | Lenin, Lenin sempre Lenin. Introduzione a “Classe, partito, guerra”

Le retrovie dell’imperialismo, per usare un lessico forse un po’ datato, sembrano essere sostanzialmente sicure. Neppure a livello simbolico il complesso militare – industriale imperialista è stato sfiorato, le sue sedi economiche e commerciali sono rimaste intonse, mentre il personale politico – diplomatico e le sue strutture non sono stati vittime di alcuna contestazione

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Antiper | Lenin, uomo del futuro

E guardando di laggiù queste giornate,
vedrai dapprima la testa di Lenin:
il suo pensiero apre una strada di luce
dall’era degli schiavi
ai secoli della Comune.
Passeranno gli anni dei nostri tormenti
e ancora all’estate della Comune,
scalderemo la nostra vita
e la felicità, con dolcezza di frutti giganti,
maturerà sui fiori dell’ottobre.
E chi leggerà le parole di Lenin,
sfogliando le carte gialle dei decreti,
sentirà il sangue battere alle tempie
e salire le lacrime al cuore.
Quando rivedo ciò che ho vissuto
e scavo in quei giorni,
un ricordo mi balena:
fu il 25, il primo giorno.
MAJAKOVSKIJ
Antiper – Lenin. Presentazione 0

Antiper – Lenin. Presentazione

Affrontare una riflessione su Lenin dal punto di vista storico-teorico è certamente un’impresa molto ardua; non solo perché la sua esperienza – lunga seppur non lunghissima, circa un trentennio – è stata molto ricca, ma anche perché ha “incrociato” uno dei punti di svolta fondamentali della storia contemporanea ovvero la “Rivoluzione di Ottobre”.

«Se Marx fosse morto senza aver partecipato alla fondazione della Prima Internazionale egli sarebbe sempre Marx. Se Lenin fosse morto senza aver potuto costruire il Partito Bolscevico, senza aver potuto dispiegare la propria guida nella rivoluzione del 1905 e, più tardi, in quella del 1917, senza aver potuto fondare l’Internazionale Comunista, non sarebbe stato Lenin» [1]

Vengono qui poste, sinteticamente, le “pietre angolari” attorno a cui ruotano il contributo teorico e l’esperienza pratica di Lenin: costruzione del partito, “attualità della rivoluzione” – come ebbe a definirla Lukacs [2] -, capacità di leggere le specificità nazionali nell’ambito di un quadro che è sempre internazionale e storicamente determinato, lungo una scala che si muove tra il generale e il particolare.

«Marx non ha assolutamente “generalizzato” esperienze singole e limitate temporalmente e localmente. Nel micro cosmo della fabbrica inglese, nei suoi presupposti sociali, nelle condizioni e conseguenze sociali, nelle tendenze storiche che la fanno sorgere e in quelle che rendono problematica la sua esistenza, egli ha anzi individuato teoricamente e storicamente – secondo il metodo del vero genio storico e politico – proprio il macro cosmo del capitalismo generale» [3]

«Ma oggi sono in pochi a vedere come Lenin abbia fatto per la nostra epoca quello che Marx ha fatto per il processo capitalistico complessivo. Nei problemi della Russia moderna (dai problemi di un capitalismo che si sviluppa all’interno di un assolutismo semi-feudale a quelli della realizzazione del socialismo in un paese agricolo arretrato) Lenin ha sempre individuato i problemi della nostra epoca: il trapasso verso l’ultima fase del capitalismo e la possibilità di rivolgere a favore del proletariato e per la salvezza dell’umanità la lotta, divenuta fatale in questo paese, tra la borghesia e il proletariato» [4]

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Antiper | I nemici non sono tutti uguali. E neppure gli amici

Quando pensiamo al grado di “inimicizia” verso gli interessi dei lavoratori ognuno di noi ha, in modo più o meno consapevole, una propria scala di priorità: noi, ad esempio, riteniamo che il nemico principale della possibilità di sviluppo sociale dell’umanità sia oggi l’imperialismo ovvero il capitalismo dell’epoca dei monopoli, della finanza, dell’esportazione dei capitali, ecc…