Categoria: Critica marxista dell’economia politica

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Antiper | Effetto John Belushi

“Non ti ho tradito, dico sul serio, ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tight, c’era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c’è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette, non è stata colpa mia, lo giuro su Dio…” [2].
The Blues Brothers. Siamo alla sera del concerto. Jake viene raggiunto dalla ex-fidanzata che lo vuole ammazzare perché lui non si è presentato all’altare (dove lei lo aspettava in “trepida” e “virginale” attesa). Jake sfodera una serie di spiegazioni, una più improbabile dell’altra. Lei si fa abbindolare. 

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Antiper | Segni sul conto…

Una variante di tesi sotto-consumista è quella secondo cui la crisi in atto deriverebbe dai bassi salari solo indirettamente. In questa versione si ipotizza che siano diminuiti i salari, ma che non siano diminuiti i consumi e che questo avrebbe condotto alla “bolla del credito” (che nel 2008 è parzialmente esplosa nella variante dei cosiddetti “mutui subprime”)

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Antiper | La cruna dell’ago

Ogni lampo è certamente diverso da ogni altro lampo eppure il fenomeno che genera i lampi è sempre lo stesso. Allo stesso modo, sebbene non esistano due crisi capitalistiche identiche, le leggi che le governano sono sempre sostanzialmente le stesse (dato che sempre lo stesso è il modo di produzione in cui si manifestano). E di queste leggi, grazie soprattutto al contributo teorico di Karl Marx (ma non solo del suo, naturalmente) conosciamo le caratteristiche fondamentali. Dunque, il primo errore che non dovremmo mai compiere è quello di pensare ogni crisi come se fosse la prima

Newton's apple 0

Antiper | La crisi e le mele

Da tre anni, uno degli argomenti “clou” del dibattito internazionale è quello della crisi. Ieri il crollo di Wall Street, oggi il debito italiano e il destino dell’euro. Ad osservare la sequenza temporale verrebbe da pensare che gli USA siano riusciti a risolvere i loro problemi semplicemente scaricandoli sull’Europa. E in effetti qualcuno [2] pensa proprio questo: pensa, cioè, che le banche di investimento americane, spalleggiate dalle agenzie di rating (sempre americane) e dal proprio governo (ovviamente, americano), dopo essere state graziate dal piano di salvataggio del 2008-2009 abbiano riversato i propri appetiti speculativi sull’Europa, attaccandone un paese alla volta (prima la Grecia, ora l’Italia) e determinandone la crisi attuale.

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Antiper | Innovazione tecnologica, costi di produzione e profitti [ctsp,1]

Definiamo “leader tecnologico” un’impresa capitalistica che, in anticipo rispetto ai propri concorrenti, realizza innovazioni (introduzione macchine, tecniche, tecnologie…) che la collocano, nel suo settore produttivo, in una posizione di avanguardia dal punto di vista tecnologico. Queste innovazioni possono riguardare la qualità delle merci che vengono prodotte oppure il modo in cui queste merci vengono prodotte…

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Antiper | C’è crisi e crisi

In generale, per “crisi” intendiamo un’alterazione rispetto ad una situazione in precedenza considerata come “normale”: ha dunque poco senso parlare di condizione di crisi “cronica”. Dal cosiddetto “crollo dei mutui subprime” e dal crack di borsa dell’autunno 2008 si è sentito molto parlare di “crisi”. Ma per il momento ci occuperemo solo indirettamente della crisi attuale mentre invece focalizzeremo la nostra attenzione sul piano teorico generale.

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Antiper | Pagheremo caro, pagheremo tutto. Intervento breve su crisi finanziaria internazionale e comunismo

Dalla prima metà di settembre, il sistema finanziario internazionale è scosso da una crisi devastante che ha già portato al collasso alcuni dei pilastri della finanza americana ed europea come Fannie Mae, Freddie Mac, Lehman Brothers, AIG, Merryl Lynch, HBOS, Washington Mutual, Fortis, Wachovia, Bradford & Bingley, Glitnir, Hypo Real Estate, RBS, Lloyds TSB…) e della quale nessuno è in grado di prevedere il “punto di caduta”.