Autore: Antiper

0

Konrad Gaiser | Il paragone della caverna

Viene (qui) riprodotto il testo delle conferenze tenute a Napoli il 2 e il 3 ottobre 1984 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
Al centro del mio discorso è il paragone platonico della caverna. Qui di seguito preferisco parlare di ‘Paragone della caverna’ anziché adoperare l’espressione più consueta ‘mito della caverna’, perché non si tratta propriamente di un mito tramandato da lungo tempo. Non è però mia intenzione interpretare questo testo famoso, ma indagare piuttosto la sua preistoria e la storia della sua influenza e della sua recezione. Tale questione deve condurci, a passi veloci, attraverso tutta la storia dello spirito, dai presocratici fino ai giorni nostri. Forse sarà possibile, sul fondamento di quest’unico esempio, rendere evidenti le variazioni sul paragone della caverna, vale a dire un po’ lo scambio di paradigmi dell’antropologia filosofica e letteraria, a partire dalle origini del pensiero filosofico (K. Gaiser)

0

Note di lettura: José Saramago, Le intermittenze della morte

 

 
PDF
 
Jose Saramago
Le intermittenze della morte
……………………………………………………………
PDF, 146 pagine
Titolo originale: As Intermitencias da Morte
Autore: José Saramago
Editore: Einaudi 2005
Traduzione dal portoghese: Rita Desti
……………………………………………………………
In un luogo imprecisato, in un tempo sconosciuto, in un contesto storico ignoto, la Morte non uccide più; così succede, come recita l’incipit, che “il giorno seguente non morì nessuno”.

Il lettore dovrà addentrarsi nelle pagine del libro per scoprire quale carico di significato porta con sé il termine “seguente”. La Morte non svolge più il suo lavoro e l’autore ci mostra le implicazioni, i problemi che può provocare un tale avvenimento.

Il mondo di cui l’autore ci narra pare inizialmente immaginario, ma ben presto ci si rende conto che la descrizione dei personaggi, delle loro azioni, l’analisi dei più reconditi pensieri, la narrazione di problemi e la ricerca di soluzioni non sono affatto fiabeschi e con una quasi terribile epifania ci accorgiamo che Saramago sta parlando di noi, di una comunità, di una collettività che a fatica si muove tra i problemi della vita cercando soluzioni che spesso si dimostrano irrealizzabili: facile è trovarsi in caduta libera verso il caos. La gestione di un accadimento quale il non adempiersi di decessi, fa crollare a catena un sistema che, con sapiente ironia, l’autore fa intendere fondarsi solamente sul perpetuarsi della morte. Egli coglie l’occasione per esprimere la sua critica alla società, alla Chiesa, alla politica e all’uomo contemporaneo che, senza la presenza della morte, scopre tutta la sua debolezza.

0

Pausania | Cult of dionysus calydonius (from “Description of Greece”)

[7.21.1] XXI. In this part of the city is also a sanctuary of Dionysus surnamed Calydonian, for the image of Dionysus too was brought from Calydon. When Calydon was still inhabited, among the Calydonians who became priests of the god was Coresus, who more than any other man suffered cruel wrongs because of love. He was in love with Callirhoe, a maiden. But the love of Coresus for Callirhoe was equalled by the maiden’s hatred of him.

0

Theodor W. Adorno, Max Horkheimer | Dialettica dell’illuminismo

Scritta in stretta collaborazione dai due pensatori tedeschi durante la guerra, l’opera risponde al bisogno di tradurre sul piano speculativo una duplice esperienza: quella dell’Europa devastata dal fascismo, che gli autori si erano lasciata alle spalle, e quella della società americana che li aveva accolti. Entrambe le esperienze provano – ed è la tesi del libro – che l’illuminismo ha la tendenza a rovesciarsi nel suo contrario, non solo nell’aperta barbarie del fascismo, ma anche nell’asservimento totalitario delle masse attraverso la blandizie dell’industria culturale. Secondo gli autori, la libertà nella società è inseparabile dal pensiero illuministico. Il concetto stesso di questo pensiero, tuttavia, implica già il germe di quella regressione che oggi si verifica ovunque. Per questo essi affermano che se l’illuminismo non accoglie in sé la coscienza di questo momento regressivo, firma la propria condanna, e che è un dovere di tutti riflettere sull’aspetto distruttivo del progresso. Gli autori vollero qui dare un contributo, poi risultato essenziale, a questa che è una «comprensione teoretica dell’oggi«. Già edita una prima volta nel ’47, l’opera è tra l’altro uscita nei «Paperbacks» nel 1980

0

Guglielmo Carchedi | Video dell’incontro “La crisi e l’euro”

La crisi e l’euro | Incontro di approfondimento teorico con Guglielmo Carchedi, Professore di Economia Politica, Università di York

0

Immanuel Kant | Risposta alla domanda: che cos’è l’illuminismo?

L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l’incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro. Colpevole è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi di essa senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! Questo dunque è il motto dell’illuminismo.

0

Denis Diderot | L’Antre de Platon

Il m’est impossible, mon ami, de vous entretenir de ce tableau; vous savez qu’il n’était plus au Salon, lorsque la sensation générale qu’il fit, m’y appela. C’est votre affaire d’en rendre compte; nous en causerons ensemble; cela sera d’autant mieux que peut-être découvrirons-nous pourquoi après un premier tribut d’éloges payé à l’artiste, après les premières exclamations le public a semblé se refroidir. Toute composition dont le succès ne se soutient pas manque d’un vrai mérite. Mais pour remplir cet article Fragonard, je vais vous faire part d’une vision assez étrange dont je fus tourmenté la nuit qui suivit un jour dont j’avais passé la matinée à voir des tableaux et la soirée à lire quelques Dialogues de Platon

0

Antiper | Marx e i suoi eredi

Antiper, Marx e i suoi eredi, Commento alla lettura di Tra post-operaismo e neo-anarchia di Carlo Formenti, Autoproduzioni, 2012 EBOOK, 28 pag., A5, COPERTINA “La storica frattura fra marxisti e anarchici,...

0

Antiper | Neo-liberismo e anti-neo-liberismo tra Stato e mercato

Indice: Il crack finanziario del 2007 e la “sconfitta” del neoliberismo (10 luglio 2012), Un particolare tipo di regolazione: la de-regolazione (29 luglio 2012), La guerra come intervento dello Stato in economia. Una nota (9 ottobre 2012).  

0

Antiper | La grossa crisi

Antiper, La grossa crisi, Raccolta di interventi sulla crisi economica, politica e sociale del capitalismo pubblicati tra dicembre 2011 e aprile 2012, EBOOK, 52 pag., COPERTINA.

0

Antiper | Dialogo sugli spaghetti allo scoglio e sugli uomini

Antiper, Dialogo sugli spaghetti allo scoglio e sugli uomini, Contributo in forma di dialogo, EBOOK, 12 pag., Autoproduzioni, Aprile 2013 Che senso ha oggi dirsi comunisti? Esiste una domanda di...

Anwar Shaikh 0

Anwar Shaikh | Introduzione alla storia delle teorie sulla crisi

Anwar Shaikh, Introduzione alla storia delle teorie sulla crisi, (U.S. Capitalism in crisis, U.R.P.E New York, 1978), EBOOK, 43 pag., PDF, MOBI, Autoproduzioni, 2012, Traduzione Antiper, 2012 Introduzione Questo articolo...

0

Alain Badiou | Il “mito della caverna” (tratto da ‘La Repubblica di Platone’)

– Perché no? Immaginate un’enorme sala cinematografica.
Davanti, lo schermo, che arriva fino al soffitto, ma è talmente alto da perdersi nell’oscurità, blocca la visuale di qualunque altra cosa che non sia questo. La sala è piena. Gli spettatori sono, da quando esistono, imprigionati sulla loro poltroncina, con gli occhi fissi sullo schermo e la testa stretta dentro cuffie rigide che coprono le orecchie. Dietro a queste decine di migliaia di persone inchiodate alla poltrona, c’è ad altezza d’uomo, una grande passerella di legno, parallela allo schermo in tutta la sua lunghezza. Ancora dietro, enormi proiettori inondano lo schermo di una luce bianca quasi insopportabile.

Antiper | I video dell’incontro con Diego Fusaro a Pietrasanta 0

Antiper | I video dell’incontro con Diego Fusaro a Pietrasanta

Sabato 28 settembre 2013 – ore 14.30
@ Croce Verde, Pietrasanta

Pensare il non ancora esistente nell’epoca del capitalismo assoluto
Incontro con il filosofo Diego Fusaro

 

0

Antiper | Commento a Samir Amin sulla situazione egiziana

Samir Amin è, in genere, un osservatore attento che talvolta viene addirittura presentato come marxista. In un suo recente intervento, successivo alla repressione attuata dall’esercito nei confronti dei Fratelli Mussulmani, si è schierato apertamente con l’esercito con queste argomentazioni:

“Sì, la caduta di Mohamed Morsi e del governo dei Fratelli Musulmani è una grande vittoria per il popolo egiziano. Attesa da tutti gli egiziani. Venticinque milioni di persone hanno firmato una petizione che chiedeva le dimissioni di Morsi, eletto grazie a una frode massiccia, la cui legittimità non è stata riconosciuta dalla magistratura egiziana, ma che era stata imposta dalla decisione Washington. Il gruppo di “osservatori internazionali” non era, infatti, stato in grado di fermare le frodi!Il governo dei Fratelli musulmani ha continuato la stessa politica reazionaria di Mubarak, anche in modo più distruttivo per la maggior parte delle classi popolari. Morsi aveva chiaramente fatto intendere di non avere alcuna intenzione di rispettare le regole della democrazia e aveva mobilitato bande criminali per molestare i movimenti popolari. Sventolando sempre la bandiera di una possibile guerra civile.Morsi ha agito come un dittatore brutale, ponendo in tutte le sfere dello Stato esclusivamente persone appartenenti ai Fratelli Musulmani. La combinazione di una politica economica e sociale disastrosa e di una mancanza delle norme di gestione di uno stato ha portato ad declino un accelerato delle illusioni anteriori di gran parte della società egiziana.I Fratelli Musulmani hanno mostrato il loro vero volto. Tuttavia, le potenze occidentali hanno continuato a sostenere il “Presidente eletto”, dicendo che il regime procedeva verso la democrazia. Probabilmente proprio come la Repubblica Democratica del Qatar!Quello che è successo il 30 giugno era previsto. Grandi dimostrazioni di massa, anche superiori al gennaio 2011, con 16 milioni di persone in piazza, secondo le stime della polizia. Morsi ha risposto facendo sventolare di nuovo le bandiere della “guerra civile”. Ma lui non era in grado di mobilitare più di qualche centinaia di migliaia di sostenitori pagati.Le Potenze occidentali, Israele e i paesi del Golfo odiano la prospettiva di un Egitto indipendente, democratico, socialmente progressista. Manipoleranno i mercenari criminali chiamati jihadisti, istituiti con la complicità e il sostegno in Libia e la provincia egiziana di Sinai. Ma la nazione egiziana e il suo esercito può sconfiggerli”.

Prendiamo spunto dall’intervento di Samir Amin per svolgere alcune sintetiche considerazioni.