Alexandra Elbakyan | Comunismo, sci-hub e libero accesso alla conoscenza
In rete esistono molte iniziative di re-distribuzione gratuita della conoscenza. Tra queste ci sono Z-Library, Library Genesis, Anna’s Archive e, appunto, sci-hub che permette l’accesso a milioni di documenti scientifici.
L’attuale sistema di produzione di conoscenza nella scienza è un classico esempio di sistema capitalista fallito. I ricercatori vengono sfruttati e non ricevono denaro per il loro lavoro: la conoscenza che producono sotto forma di articoli di ricerca non appartiene a loro. E non appartiene nemmeno alle persone. Invece, la conoscenza nella scienza oggi è una proprietà privata di poche potenti aziende, che ne ricavano enormi quantità di denaro. Non solo quel sistema è un ostacolo al progresso, ma crea anche enormi distanze tra ricchi e poveri, dove i poveri sono bloccati dall’accesso alla conoscenza. E questo include aree importanti come la medicina e l’assistenza sanitaria.
Tutto ciò è stato reso possibile dal concetto fondamentalmente sbagliato di proprietà intellettuale.
Non solo la proprietà intellettuale crea ingiustizia, ma è anche autocontraddittoria. L’unità di base della conoscenza scientifica è una pubblicazione su una rivista accademica. Ma le riviste sono essenzialmente veicoli di comunicazione: esistono per comunicare o per rendere comune. Conoscenza e comunicazione sono inseparabili. Quindi il comunismo è la vera essenza della scienza, dell’informazione e della conoscenza.
L’idea che l’intelligenza sia intrinsecamente connessa alla comunicazione è dimostrata anche dalla struttura del cervello: il cervello è essenzialmente una rete di miliardi di neuroni che comunicano tra loro.
Anche il sociologo Robert Merton ha identificato il comunismo come uno dei valori etici fondamentali nella scienza. E non è una coincidenza che l’Unione Sovietica, il primo stato comunista, fosse basato sulla scienza.
L’idea centrale di Sci-Hub è che la conoscenza appartiene a tutte le persone.
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Sci-Hub è il progetto più controverso della scienza moderna. L’obiettivo di Sci-Hub è fornire accesso libero e senza restrizioni a tutta la conoscenza scientifica.
Sci-Hub è nato come strumento per fornire un rapido accesso ad articoli di riviste scientifiche, che sono il principale mezzo di comunicazione della conoscenza scientifica odierna. Ora Sci-Hub ha sviluppato un database di 88.343.822 articoli di ricerca e libri , liberamente accessibili a chiunque voglia leggerli e scaricarli.In precedenza questa conoscenza era disponibile solo a prezzi elevati che la maggior parte delle persone non può permettersi. Sci-Hub ha rivoluzionato la scienza rendendo gratuita tutta la conoscenza a pagamento.
Milioni di persone in tutto il mondo usano Sci-Hub per sbloccare l’accesso alla conoscenza. Provengono da tutti i paesi e non solo da quelli più poveri. Molti utenti di Sci-Hub provengono da USA ed Europa. Per statistiche più dettagliate, visita la sezione statistiche.
Sci-Hub è estremamente popolare tra gli scienziati. Gli studenti usano Sci-Hub per i loro progetti di ricerca e tesi di laurea che sono disponibili qui.
Sci-Hub aiuta anche i giornalisti, le startup e tutti coloro che amano imparare cose nuove.
Molti professionisti del settore medico si affidano a Sci-Hub perché gran parte delle riviste scientifiche sono riviste di medicina.
Sci-Hub aiuta a diagnosticare malattie e prescrivere terapie: il libero accesso alle informazioni salva vite umane. Ulteriori informazioni sull’uso medico di Sci-Hub sono disponibili qui.
Sci-Hub fa parte del movimento Open Access in ambito scientifico. Il movimento è emerso negli anni ’90 come reazione ai prezzi sempre più alti delle riviste accademiche: le biblioteche universitarie non potevano permettersi gli abbonamenti alle riviste. Bibliotecari e ricercatori sostenevano che l’accesso alla conoscenza dovesse essere gratuito o a basso costo.
I prezzi elevati sono ingiustificati e sono stati resi possibili da meccanismi di tipo monopolista nell’editoria accademica. Il fatto più sconvolgente: gli autori di articoli su riviste accademiche non ricevono alcun compenso per il loro lavoro.
Sci-Hub è stata la proposta più radicale e finora quella di maggior successo in materia di open access.
Sci-Hub è stato colpito da molte cause legali da parte di case editrici accademiche. Insistono sul fatto che Sci-Hub non è legale e accusano Sci-Hub di violazione del copyright o pirateria. Come risultato delle cause legali, l’accesso a Sci-Hub è bloccato in alcuni paesi.
La posizione di Sci-Hub è: il progetto è legale, mentre limitare l’accesso alle informazioni e alla conoscenza non lo è. L’attuale funzionamento dell’industria editoriale accademica è una violazione massiccia dei diritti umani.
(Traduzione di Google Translator)