Antiper | Il valore d’uso come utilità
In un piccolo libretto [1] il filosofo francese Louis Althusser rimprovera Marx per aver inutilmente complicato la comprensione del primo capitolo del Capitale utilizzando la locuzione “valore d’uso” in luogo della parola “utilità”
“Il fatto è che Marx non aveva preso la precauzione di eliminare la parola valore dall’espressione “valore d’uso”, e di parlare molto semplicemente, come avrebbe dovuto, di utilità sociale dei prodotti.”
Qui in realtà Althusser parla di “utilità sociale” piuttosto che di “utilità” perché si riferisce all’uso sociale che normalmente si fa di una merce. In genere le banane si coltivano e si scambiano per essere mangiate, ma non è escluso che qualcuno decida di appenderle al muro per esporle come opere d’arte.
Come è noto il Capitale inizia dall’analisi della merce
“La merce è in primo luogo un oggetto esterno, una cosa che mediante le sue qualità soddisfa bisogni umani di un qualsiasi tipo.” [2]
Una merce è dunque una “cosa utile” a soddisfare un bisogno, non importa quale, non importa come.
“Ogni cosa utile […] è un complesso di molte qualità e quindi può essere utile da diversi lati”
Anche se decide di non usare la parola utilità Marx sancisce in modo esplicito la sua equivalenza con il termine “valore d’uso”
“L’utilità di una cosa ne fa un valore d’uso” [3]
Una certa cosa possiede dunque un valore d’uso in quanto ha un’utilità. La relazione è chiara.
Secondo Althusser Marx fa bene a criticare Wagner poiché questi
“fa finta di credere che, dal momento che Marx si serve in entrambi i casi della medesima parola “valore”, il valore d’uso e il valore di scambio siano derivati da una scissione (hegeliana) del concetto di “valore”.” [4]
La sensazione è che anche Althusser creda – o tema – che l’uso della parola valore nei due sensi – che si pongono e allo stesso tempo si contrappongono l’uno rispetto all’altro – sia una concessione a Hegel (anche se non sembrerebbe esservi molto in comune tra la doppia caratterizzazione della merce come valore d’uso e valore di scambio proposta da Marx che in un qualsiasi modo di produzione in cui esista lo scambio è irriducibile a unità e l’idea di scissione in Hegel che ha a che fare con una condizione alienata che può e deve essere superata e ricomposta) [5].
Sarebbe stato più comprensibile parlare di utilità invece di valore d’uso? Può darsi, anzi è probabile. Ma non è certo quella la principale difficoltà che si incontra all’inizio del Capitale.
Note
[1] Luis Althusser, Introduzione al primo libro del Capitale.
[2] Karl Marx, Il Capitale, Libro I, Capitolo I, La merce, 1. I due fattori della merce: valore d’uso e valore (sostanza di valore, grandezza di valore), pag. 67, Editori Riuniti, Roma, 1980.
[3] Marx, Ibidem, pag. 68.
[4] Luis Althusser, Ibidem.
[5] È lecito aspettarsi che anche in una società socialista/comunista esistano valore d’uso e valore di scambio dal momento che anche nella società socialista/comunista esisterà lo scambio (sia pure non capitalistico) ed esisterà persino il pluslavoro (che può essere pensato anch’esso come una forma di scambio).