Vladimir Majakovskij | Vorovskij (traduzione Antiper)
Scatena, proletariato
il tuono della tua voce
dimentica
la debolezza del perdono.
Assassinato
da una banda di ladri e fascisti
per l’ultima volta
Vorovski
passa da Mosca.
Quanti passeranno ancora…
Quanti sono passati.
Quanti sono stati fatti a brandelli…
C’è chi si arrende.
Chi si perde d’animo.
Noi non ci siamo arresi.
Noi non ci arrenderemo!
Plasma
la tua rabbia
come una grande palla-bomba.
Che la tua voce
oggi
tagli come il lampo di una baionetta;
Come uno spirito
appari ai capitalisti
Spettrale e spaventoso
svolazza nelle corti reali
Con il rombo di milioni di passi
rispondi alle note insolenti.
Che milioni avvolgano,
come un grande serpente,
il Kremlino.
E che la morte di un compagno
affermi, oltre ogni dubbio
l’immortalità del Comunismo,
che fa tremare i nemici
(1923)
Traduzione dalla versione inglese di Antiper (2020)