Antiper | Newsletter gennaio 2017
DOMENICA 22 gennaio 2017 | ore 10.30
Conferenza audio SKYPE
Incontri di approfondimento teorico (IAT)
Marx | Introduzione del 1857 a Per la critica dell’economia politica
Audio Conferenza SKYPE | Relazione introduttiva di Marco
Per partecipare all’incontro inviare una email ad antiper@antiper.org e aggiungere “antiper.skype” ai propri contatti skype
Per la critica dell’economia politica è un testo del 1859 che costituisce una sorta di «anello di congiunzione» tra gli studi preparatori del primo libro del Capitale (segnatamente quelli del biennio 1857-58) e la sua effettiva pubblicazione, che avverrà 8 anni dopo, nel 1867. Ciò nonostante, questo testo non ha conosciuto una così poi larga fortuna e forse non avrebbe neppure visto la luce se Marx non avesse dovuto ottemperare ad impegni per i quali era già stato pagato in anticipo. Più studiata della Kritik è stata probabilmente l’Introduzione che per essa Marx aveva scritto due anni prima, nel 1857. E se questo è avvenuto è stato probabilmente perché l’Introduzione contiene riflessioni «epistemologiche» importanti che chiariscono il modo in cui Marx affronta l’analisi e l’esposizione del proprio oggetto di studio nonché il proprio approccio «antropologico». In questo incontro analizzeremo l’Introduzione, avvalendoci criticamente anche del commento di alcuni studiosi; ma analizzeremo anche la Prefazione alla Kritik in cui è tracciato, sia pure in modo necessariamente sintetico, il percorso che aveva condotto Marx ed Engels a definire gli elementi fondamentali di quella che sarebbe stata chiamata la «concezione materialistica della storia».
***
SABATO 28 gennaio 2017 | ore 18
c/o Circolo Arci ALHAMBRA, Via Enrico Fermi 27, PISA
Cristiano ARMATI (Red Star Press) presenta
FIDEL CASTRO. IL LIBRETTO ROSSO DI CUBA
Il Lìder Maximo spiega la giustizia sociale e difende la causa della rivoluzione
Il 26 luglio del 1953, un pugno di rivoluzionari guidati da un giovane Fidel Castro decide di dare “l’assalto al cielo” e, tentando il tutto per tutto, attacca due importanti avamposti militari cubani. La sortita, programmata per le cinque del mattino e condotta malgrado una clamorosa disparità di forze, è costretta a fare i conti con le avversità delle circostanze e si conclude in una disfatta. Quel giorno, la causa della rivoluzione cubana lasciò decine di morti sul campo di battaglia, mentre molti altri combattenti sarebbero stati crudelmente torturati e quindi uccisi dai soldati del dittatore Fulgencio Batista. Lo stesso Fidel Castro sarebbe stato catturato e condannato a un lungo periodo di carcere duro. Nel corso del processo che lo riguardava, però, Fidel prese la parola per urlare al mondo intero le sue ragioni grazie a una formidabile arringa difensiva “La storia mi assolverà” trascritta e, in seguito, adottata come programma dal Movimento del 26 Luglio: il gruppo che, nel ricordo dei martiri cubani, continuerà a combattere fino alla vittoria. Dedicato a questo celebre e glorioso episodio, “Il libretto rosso di Cuba” recupera la profetiche parole di Fidel Castro per tornare a spiegare la giustizia sociale e continuare a difendere la causa della rivoluzione.
Promuovono:
Antiper
Critica rivoluzionaria dell’esistente
Teoria e prassi per il non ancora esistente
WEB: www.antiper.org | EMAIL:antiper@antiper.org
Circolo Camilo Cianfuegos | Pisa
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
***
L’arte nella guerra
Ciclo di incontri dedicati ad artisti contro la guerra
Nei tempi oscuri
Incontro con Bertolt BRECHT
I prossimi incontri saranno dedicati a Vladimir MAJAKOVSKIJ e Pierpaolo PASOLINI
18 febbraio 2017 | ore 19
LIBRERIA LIBeRITUTTI, Via Tommaseo 49, La Spezia (SP)
Reading di poesie, proiezione di video, musica, fotografie, storie…
A seguire piccolo buffet per scambiare idee e commenti…
***
Il 19 novembre 2016 è iniziata la rassegna dal titolo L’arte nella guerra. Ciclo di incontri dedicati ad artisti contro la guerra. Ogni appuntamento è attraversato dalla lettura di poesie, dalla proiezione di video, dall’ascolto di musica, dalla visione di fotografie, dal racconto di storie e in ogni appuntamento incontreremo un autore che ha alzato la voce contro la guerra. Artisti straordinari come Pablo Neruda, Bertold Brecht, Vladimir Majakovsij, Pier Paolo Pasolini, Nazim Hikmet…
Abbiamo scelto come tema quello della guerra perché la guerra è stata presente in ogni epoca, in ogni luogo ed è, ancora oggi, di fronte a noi, assai più come realtà che come semplice minaccia. Contro la guerra noi tutti siamo chiamati a prendere la parola come hanno fatto gli artisti che “incontreremo”. E in effetti, trattare questo tema attraverso le opere di questi artisti è anche un piccolo modo di resistere, di imparare dal passato, di ascoltare voci imponenti che non hanno taciuto, di creare un terreno su cui confrontarsi.
Ma la guerra non è solo quella delle bombe che uccidono ogni giorno tanti esseri umani per gli interessi dei potenti del mondo. “Guerra” può essere anche, ribaltando e capovolgendo la prospettiva, quella che dobbiamo condurre quotidianamente contro le logiche che producono la guerra. Una guerra che diventa dunque Resistenza: resistenza contro una società che ci rende “automi” e “atomi”, particelle impazzite che hanno perso il senso della propria vita; resistenza allo sfruttamento sul posto di lavoro, resistenza a relazioni sempre più mercificate, resistenza all’omologazione del nostro pensare e del nostro sentire.
Bertolt Brecht è figlio della guerra: in un periodo storico attraversato da grandi eventi bellici ha rappresentato, parlato, discusso della guerra schierandosi contro essa.
La sua voce si è levata inconfondibile e senza ambiguità contro gli orrori del XX secolo: non ha raccontato le brutture o le violenze al solo fine di provocare un senso di pietà o di terrore nel suo pubblico. Ha creato un nuovo teatro per un nuovo spettatore, una nuova poesia per un nuovo lettore che non si immedesimasse nelle vicende narrate, ma che da esse “prendesse le distanze” attraverso uno straniamento per analizzarle nella loro essenza e, superando le reazioni emotive, i sentimentalismi, le fragilità… fosse capace di agire, con la freddezza di un chirurgo, sul corpo dilaniato dell’umanità in guerra.
L’obiettivo del drammaturgo tedesco è quello di comprendere ed essere consapevoli delle vicende di cui si è testimoni per trasformarsi, volendo, in protagonisti. Brecht vuole provocare una reazione, agendo sempre sulla ragione e mai sul sentimento, stimolando un pensiero critico che aspira a riversarsi impetuoso nella realtà che per paura, sconforto o debolezza viene vissuta dietro le quinte.
Brecht incita sempre al ragionamento, non si accontenta di smascherare e puntare il dito sui colpevoli. Egli vuole di più, vuole andare alla radice dell’umanità che egli difende dall’accusa di essere brutale “per natura” e ricorda che ci sono delle cause ben precise che producono ciò che vi è di brutale. E se una soluzione pare difficile da individuare chiede che se ne sia coscienti.
Brecht ha saputo descrivere la tragicità del momento storico con arguzia, intelligenza, ironia, ora usando la satira, ora il grottesco e l’allegoria il tutto per trasmettere con coraggio il suo potentissimo messaggio:
“[…] ma fra gli oppressi molti ora dicono:
ciò che vogliamo, non verrà mai.
Chi è ancora vivo, non dica: mai!
Il certo non è certo.
Così com’è, non rimarrà.
Quando avran parlato i dominanti
Toccherà parlare ai dominati.
Chi osa dire: mai?
Da chi dipende se dura l’oppressione? Da noi.
Da chi dipende se viene infranta? Sempre da noi.
Chi fu abbattuto, si rialzi!
Chi è perduto, combatta!
Chi ha conosciuto la sua condizione, come si potrà trattenerlo?
Perché i vinti di oggi sono i vincitori di domani
E il mai si muta in: oggi stesso!”
da Elogio della dialettica
***
Cogliamo l’occasione per segnalare (tra gli altri) alcuni inserimenti sul sito
1) Marco Riformetti | Risposta alla risposta del Professor Umberto Galimberti
Umberto Galimberti ha risposto, dalle pagine della Repubblica delle Donne, ad una domanda sul suo appoggio all’appello per il sì al referendum costituzionale. All’interno del file PDF, in appendice, ci sono la domanda e la risposta di Galimberti. Il “botta e risposta” precede l’esito referendario che ha sancito la sconfitta del sì ma l’argomentazione di Galimberti merita di essere segnalata per la sua inconsistenza. [continua sul sito].
2) Antiper | I movimenti delle donne nel mondo contemporaneo. Dalla rivoluzione sessuale alla deriva post-moderna del femminismo
Quelli che seguono sono gli appunti per la relazione introduttiva su cui è stato realizzato il terzo incontro di approfondimento storico-politico (IASP) del Ciclo di incontri sui movimenti delle donne di domenica 13 novembre dal titolo I movimenti delle donne nel mondo contemporaneo. Dalla rivoluzione sessuale alla deriva post-moderna del femminismo introdotto da Giulia | A4, PDF, 17 pagine.
Questo contributo ha suscitato una risposta da parte della Coordinamenta femminista e lesbica di Roma alla quale abbiamo a nostra volta risposto:
Coordinamenta femminista e lesbica | A proposito di femminismo. Una risposta ad Antiper
Antiper | Antiper | Risposta alla Coordinamenta femminista e lesbica
3) IAT | Lenin. La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky (audio)
4) Antiper | Due strade contro la violenza sulle donne
***
Per partecipare agli incontri segnalarlo all’indirizzo email antiper@antiper.org e aggiungere ai propri contatti skype antiper.skype (possibilmente con un piccolo anticipo).
MOLTO IMPORTANTE: durante gli incontri seguiamo queste raccomandazioni.
ANTIPER
Critica rivoluzionaria dell’esistente
Teoria e prassi per il non ancora esistente
WEB: http://www.antiper.org
EMAIL: mailto:antiper@antiper.org
FB: http://www.facebook.com/infoantiper
TWITTER: http://www.twitter.com/infoantiper
SKYPE: antiper.skype