Laboratorio Marxista | ANSWER is not the answer. Riflessioni su pacifismo, antimperialismo e guerra alla vigilia dell’aggressione all’Iraq
Laboratorio Marxista, ANSWER is not the answer. Riflessioni su pacifismo, antimperialismo e guerra alla vigilia dell’aggressione all’Iraq, 60 pag., Autoproduzioni, 2003-2014, Prima edizione: gennaio 2003, Riformattato nel luglio 2014 per la raccolta “Quattordici anni”, EBOOK A5, COPERTINA
Il 18 gennaio 2003 si è realizzata una mobilitazione internazionale promossa dalla coalizione pacifista americana ANSWER a cui hanno aderito molte e variegate realtà del movimento contro la guerra italiano. Prendiamo spunto da questa mobilitazione per sviluppare alcune riflessioni su ANSWER e – soprattutto – su come concepiamo l’intervento degli antimperialisti nel movimento contro la guerra e la relazione con gli altri settori di tale movimento. Intendiamo anzitutto premettere che nutriamo il dovuto rispetto per quelle espressioni del pacifismo che si sono rivelate oneste e combattive e che non abbiamo avuto problemi – in particolari occasioni di lotta – a mobilitarci congiuntamente seppur mantenendo sempre integralmente la nostra autonomia politica. Questa autonomia è indispensabile per sviluppare la lotta più intransigente contro i “pacifisti dell’ultim’ora” (siano essi democratici americani, verdi tedeschi o “sinistri” italiani) che cercano di riciclarsi nel movimento contro la guerra per rifarsi la “verginità” perduta dopo l’appoggio alle aggressioni “umanitarie” del passato. Ma è indispensabile anche per sviluppare una battaglia politico-culturale contro quelle posizioni del “pacifismo a tutti i costi” che, aldilà delle più o meno nobili intenzioni, sono in ogni caso portatrici di una concezione del mondo basata sulla illusoria convinzione che le classi dominanti siano disposte ad accettare “democraticamente” il verdetto, cioè il consenso, della cosiddetta “opinione pubblica”. Le cose – crediamo che non ci sia bisogno di grandi dimostrazioni – non sono mai andate così, non vanno così e – prevedibilmente – non andranno mai così. Non si tratta di un problema di “buona” o di “cattiva” fede. Si tratta di un problema politico e come tale deve essere affrontato [continua]