Taggato: sionismo

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Bertell Ollman | Lettera di dimissioni dal popolo ebraico

Vi siete mai chiesti quale potrebbe essere il vostro ultimo pensiero prima di morire? Io sì, e ne ho avuto la risposta. È successo qualche anno fa, nella nebbia degli ultimi attimi prima di abbandonarmi al bisturi per un’operazione da cui non sapevo se mi sarei risvegliato. Mentre il personale mi conduceva verso la sala operatoria, quello che prese forma nella mia coscienza non fu, come ci si potrebbe aspettare, il timore della morte, ma una terribile angoscia di fronte all’idea di morire ebreo

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Antiper | Sionisti, colonialisti e nazisti all’origine dell’occupazione della Palestina

Nel suo libro La banalità del male Hannah Arendt descrive un fenomeno abbastanza sconosciuto al grande pubblico; si tratta della collaborazione tra l’Agenzia ebraica per la Palestina (ovvero l’agenzia sionista in Germania) con le autorità naziste per favorire l’esodo ebraico dalla Germania e l’immigrazione illegale nella Palestina che in quel momento si trovava sotto il controllo degli inglesi.

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Karl Jaspers | Sulla colpa metafisica dei tedeschi (e degli ebrei)

Karl Jaspers ha parlato di “colpa metafisica” del popolo tedesco per essere sopravvissuto alla barbarie nazista e soprattutto per aver permesso la persecuzione degli ebrei. E’ la stessa colpa che oggi deve essere imputata a tutti quegli ebrei (e più in generale a tutti coloro) che non lottano contro la barbarie sionista e permettono la persecuzione del popolo palestinese.

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Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina | Dichiarazione sulla battaglia “Alluvione Al Aqsa”

Il Fronte Popolare esorta il nostro eroico popolo in tutta la Palestina a partecipare attivamente alla battaglia “Alluvione Al-Aqsa”. Tutti, dalle proprie posizioni e con ogni strumento che possiedono, attacchino l’esercito nemico e i suoi coloni, taglino le sue vie di rifornimento, sabotino le sue strutture vitali e inseguano gli invasori sionisti terrorizzati di fronte agli attacchi della resistenza, colpendoli su ogni millimetro del suolo palestinese.

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Philip Weiss | Arendt: Born in conflict, Israel will degenerate into Sparta, and American Jews will need to back away

Hannah Arendt, nel suo libro La banalità del male, cronaca del processo al gerarca nazista Adolf Eichmann, mostra una cosa molto interessante: all’inizio del nazismo i consensi del movimento sionista  in Germania erano molto bassi. Gli ebrei tedeschi non volevano tornare in Palestina, come è normale per famiglie che da secoli vivevano in quel paese. Mano a mano che le persecuzioni naziste sono aumentate il movimento sionista si è progressivamente rafforzato e l’Agenzia per la Palestina ha cominciato a rimpatriare persone a pieno regime, grazie anche all’aiuto dei nazisti stessi (che in questo modo si levavano dai piedi molti ebrei) non prima di averle derubate di tutto ciò che possedevano in Germania. Non è esagerato dire che, senza il nazismo, il sionismo non avrebbe mai attecchito nelle comunità ebraiche.

Che lo Stato di Israele, impiantato con la forza in Palestina e in Medio Oriente, sarebbe degenerato in una nuova Sparta, costantemente in guerra, costantemente in preda al panico, costantemente protesa allo sterminio del proprio avversario… è una intuizione – come quella della Nabka che sarebbe venuta e della lobby ebraica USA (e degli USA più in generale) come supporto indispensabile per la sopravvivenza – che testimonia della lucidità di Hannah Arendt sul destino di Israele il quale, per quanti massacri possa compiere, alla fine non riuscirà a vincere. Anche Sparta è caduta, dopotutto, ed oggi non esiste nessuna città greca che ne abbia raccolto l’eredità (Antiper).