Taggato: Platone

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Antiper | Gorgia e la critica dell’assemblearismo

Nelle assemblee popolari la retorica vince sulla scienza. Se questo accade – e spesso in effetti accade – è perché il sofista conosce l’arte della persuasione retorica mentre l’“uomo specializzato” conosce l’arte della dimostrazione scientifica. Ma la scienza non brilla, diceva Thomas Hobbes, non appare nella sua forza se non a coloro che la padroneggiano

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Antiper | Persistenza storica del comunismo

La tensione degli uomini verso la conquista di una relazione armonica – “comunista” – tra gli individui basata sul superamento delle disuguaglianze e le contraddizioni sociali e politiche non nasce con Marx. Con Marx nasce una particolare, moderna, visione del comunismo.

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Luca Mori | Trasimaco e il sospetto sul potere e sulla giustizia

Tra le interpretazioni citate nel corso della bibliografia ragionata nelle sezioni precedenti, ce ne sono alcune che alludono al carattere disvelante e demistificatore della tesi di Trasimaco, senza però argomentare a fondo la portata filosofica di simile intuizione, in quanto spesso gli stessi studiosi che vi alludono non riconoscono uno spessore teoretico significativo alla posizione del sofista di Calcedonia

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Antiper | Note di lettura a José Saramago, La caverna

“Strana immagine è la tua – disse – e strani sono quei prigionieri”. “Somigliano a noi – risposi””
È questa una delle citazioni più rappresentative de La Caverna, il libro con il quale il grande scrittore e drammaturgo portoghese Josè Saramago rivisita il mito platonico della Caverna in chiave moderna, attualizzandone la forma e le categorie di riferimento. L’antro, nel romanzo, assume i caratteri del Centro, costruzione infinita e maligna in continua espansione che tende ad sussumere sotto di sé ogni cosa, in un continuo accrescimento il cui fine è l’accrescimento stesso.

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Antiper | Diderot, Platone, Marx: tre caverne. Note di lettura a Denis Diderot, L’antro di Platone

In un suo celebre Salon, Denis Diderot racconta all’amico Grimm il sogno che sostiene di aver fatto durante la notte, dopo aver passato la giornata a vedere quadri e a leggere dialoghi di Platone. Si tratta, ovviamente, di un geniale escamotage che permette al filosofo francese di costruire un’immagine (anzi, a dire il vero, una sequenza di immagini) in cui si confondono piani diversi: il piano del quadro di Fragonard (che ovviamente Diderot ha visto e non sognato), la rilettura dell’allegoria della Caverna contenuta nel settimo libro della Repubblica, il racconto di un rito dionisiaco che è anche una storia d’amore molto particolare… E persino la forma colloquiale – dialogica – è un piano di incontro con Platone.

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N.H. Bluestone | La questione di genere nella scuola di Platone. Why Women Cannot Rule: Sexism in Plato’s Scholarship (1988)

Nel V libro della Repubblica Platone produce un argomento a favore dell’uguaglianza dei sessi che è stato sotto gli occhi della tradizione filosofica occidentale per quasi due millenni e mezzo. Ma fino agli anni ’70 del Novecento questo argomento, pur presente in un grande classico della filosofia, è stato per lo più messo da parte, deplorato o ignorato.

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Konrad Gaiser | Il paragone della caverna

Viene (qui) riprodotto il testo delle conferenze tenute a Napoli il 2 e il 3 ottobre 1984 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
Al centro del mio discorso è il paragone platonico della caverna. Qui di seguito preferisco parlare di ‘Paragone della caverna’ anziché adoperare l’espressione più consueta ‘mito della caverna’, perché non si tratta propriamente di un mito tramandato da lungo tempo. Non è però mia intenzione interpretare questo testo famoso, ma indagare piuttosto la sua preistoria e la storia della sua influenza e della sua recezione. Tale questione deve condurci, a passi veloci, attraverso tutta la storia dello spirito, dai presocratici fino ai giorni nostri. Forse sarà possibile, sul fondamento di quest’unico esempio, rendere evidenti le variazioni sul paragone della caverna, vale a dire un po’ lo scambio di paradigmi dell’antropologia filosofica e letteraria, a partire dalle origini del pensiero filosofico (K. Gaiser)

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Denis Diderot | L’Antre de Platon

Il m’est impossible, mon ami, de vous entretenir de ce tableau; vous savez qu’il n’était plus au Salon, lorsque la sensation générale qu’il fit, m’y appela. C’est votre affaire d’en rendre compte; nous en causerons ensemble; cela sera d’autant mieux que peut-être découvrirons-nous pourquoi après un premier tribut d’éloges payé à l’artiste, après les premières exclamations le public a semblé se refroidir. Toute composition dont le succès ne se soutient pas manque d’un vrai mérite. Mais pour remplir cet article Fragonard, je vais vous faire part d’une vision assez étrange dont je fus tourmenté la nuit qui suivit un jour dont j’avais passé la matinée à voir des tableaux et la soirée à lire quelques Dialogues de Platon

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Alain Badiou | Il “mito della caverna” (tratto da ‘La Repubblica di Platone’)

– Perché no? Immaginate un’enorme sala cinematografica.
Davanti, lo schermo, che arriva fino al soffitto, ma è talmente alto da perdersi nell’oscurità, blocca la visuale di qualunque altra cosa che non sia questo. La sala è piena. Gli spettatori sono, da quando esistono, imprigionati sulla loro poltroncina, con gli occhi fissi sullo schermo e la testa stretta dentro cuffie rigide che coprono le orecchie. Dietro a queste decine di migliaia di persone inchiodate alla poltrona, c’è ad altezza d’uomo, una grande passerella di legno, parallela allo schermo in tutta la sua lunghezza. Ancora dietro, enormi proiettori inondano lo schermo di una luce bianca quasi insopportabile.