Taggato: pace

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Antiper | Movimenti contro la guerra che hanno davvero realizzato la pace

“Nessuna guerra è mai finita per effetto delle contestazioni contro la guerra.
La guerra del Vietnam, tanto per fare un esempio, è finita grazie alle pallottole dei vietcong, e non grazie “fiori nei cannoni” dei pacifisti.
Il fatto che nei paesi imperialisti i “fiori nei cannoni” – con tutto il bagaglio culturale (musicale, letterario, artistico…) correlato – abbiano avuto più spazio nella comunicazione di massa persino della stessa resistenza del popolo vietnamita è solo l’ennesima dimostrazione che il potere cerca di scegliersi anche le forme di opposizione a sé stesso.”

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Antiper | Emiliano Brancaccio e le “condizioni economiche per la pace”

Emiliano Brancaccio è un noto economista italiano di scuola keynesiana che non è nuovo nella promozione di appelli pubblicati dal Financial Times e sottoscritti da liste di professori (si vedano contro le politiche di austerità dell’UE, contro il MES, per un piano anti-covid…). In larga parte della sinistra viene definito marxista, ma marxista non è, sebbene sia una persona intelligente che non di rado propone riflessioni più interessanti di quelle che propongono persone apparentemente più “ortodosse”

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Bertolt Brecht | Quando chi sta in alto parla di pace

Tratta da Bertolt Brecht, Poesie e canzoni, a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini, Einaudi, 1959 Quando chi sta in alto parla di pace la gente comune sa che...

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Laboratorio Marxista | Intervento al II Campo Antifascista e Antimperialista di Malgazonta

Lo scorso anno, nell’ambito della terza giornata del Campo, in una assemblea plenaria come questa, siamo intervenuti per portare il nostro contributo sul tema dell’imperialismo (e dell’anti-imperialismo).

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Laboratorio Marxista | ANSWER is not the answer (seconda parte)

Se la costruzione di una alternativa di società al capitalismo potesse realizzarsi nella cornice di uno scontro “democratico” per il consenso, se fosse possibile eliminare la (ineliminabile) disparità di mezzi per la formazione di questo consenso, se la struttura sociale ed economica potesse essere effettivamente riformata senza generare la reazione violenta dei poteri dominanti… allora in quel caso i movimenti di opinione potrebbero diventare rivoluzionari semplicemente… cambiando opinione