E guardando di laggiù queste giornate,
vedrai dapprima la testa di Lenin:
il suo pensiero apre una strada di luce
dall’era degli schiavi
ai secoli della Comune.
Passeranno gli anni dei nostri tormenti
e ancora all’estate della Comune,
scalderemo la nostra vita
e la felicità, con dolcezza di frutti giganti,
maturerà sui fiori dell’ottobre.
E chi leggerà le parole di Lenin,
sfogliando le carte gialle dei decreti,
sentirà il sangue battere alle tempie
e salire le lacrime al cuore.
Quando rivedo ciò che ho vissuto
e scavo in quei giorni,
un ricordo mi balena:
fu il 25, il primo giorno.
MAJAKOVSKIJ