Taggato: intelligenza artificiale

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Grok | Il crollo di borsa di Nvidia e l’impatto dell’IA cinese Deepseek

Grok è l’IA di X, il social di proprietà del neo-ministro dell’Impero amerikano, Elon Musk. Le abbiamo chiesto di scrivere un articolo sul crollo dei titoli tecnologici seguito all’uscita della nuova AI cinese Deepseek. L’articolo è del 28 gennaio e ovviamente è già vecchio dal momento che, nel frattempo, sono usciti nuovi modelli di ChatGPT e nuove AI cinesi (a cominciare da quella di Alibaba, Qwen). E’ però molto interessante che Grok abbia prodotto, attraverso un collage di articoli, un “pezzo” tutto sommato in linea con il modello giornalistico mainstream. Naturalmente manca una vera visione critica del problema e manca persino il riferimento al fatto che Deepseek è Open Source (come peraltro è in larga misura Grok stessa); tuttavia l’articoletto è efficace e questa potrebbe essere un’ottima notizia se fosse il preludio alla scomparsa fisica di ogni giornalista, visto che nella quasi totalità dei casi si tratta di prezzolati al soldo del potere, disposti a spacciare qualsiasi menzogna pur di accondiscenderlo (Antiper).

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Antiper | Intelligenza artificiale e etica

Parlando di Etica dell’Intelligenza Artificiale (IA) (o, più in generale, di Etica delle nuove tecnologie), bisogna aver ben chiara una cosa: il soggetto etico, il soggetto del quale intendiamo giudicare il comportamento etico non può essere l’IA perché l’etica può esistere solo laddove esiste la possibilità di scegliere tra opzioni diverse dal punto di vista, appunto, etico: poter decidere di compiere “buone” azioni o “cattive” azioni (o decidere di non compierle ) è ciò che fa la differenza.

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Marco Riformetti | Ricerca sociale e campo giornalistico tra nuovi media e big data. Topic models (1)

Immaginiamo di dover analizzare una grande massa di documenti – poniamo, i tweet (come nel nostro caso) o i post pubblicati nell’ultimo anno da un leader politico o da una testata giornalistica – e di voler capire di qualiargomenti si è occupato (e magari con quale intensità e con quali esiti in termini di engagement). Come abbiamo già detto, non possiamo certo analizzare manualmentetutti i dati; e non solo perché questa operazione potrebbe essere lunghissima, ma anche perché potremmo voler ripetere periodicamente lo stesso tipo di analisi utilizzando dati relativi ad una finestra temporale mobile.

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Marco Riformetti | Ricerca sociale e campo giornalistico tra nuovi media e big data. Quadro storico-teorico (3)

Che da tempo le testate giornalistiche si stiano spostando verso la rete è piuttosto evidente. Secondo i dati Audipress, nel periodo che va dal 2013 al 2020, la vendita di copie cartacee è diminuita stabilmente passando da poco più di 3 milioni a poco più di 1 milione e mezzo; la vendita di copie digitali è rimasta stabile (da 250.000 circa a 210.000 circa, con qualche lieve oscillazione)