Categoria: Pensieri

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Luca Mori | Trasimaco e il sospetto sul potere e sulla giustizia

Tra le interpretazioni citate nel corso della bibliografia ragionata nelle sezioni precedenti, ce ne sono alcune che alludono al carattere disvelante e demistificatore della tesi di Trasimaco, senza però argomentare a fondo la portata filosofica di simile intuizione, in quanto spesso gli stessi studiosi che vi alludono non riconoscono uno spessore teoretico significativo alla posizione del sofista di Calcedonia

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Pietro Piro | Il filosofo armato. Ludovico Geymonat e l’analisi delle sconfitte della Resistenza

È un uomo chi, a un certo punto della propria vita, sa dire di no, e tale no è irremovibile. 
Piero Martinetti 
 
Correndo il rischio di scandalizzare bisogna dire così: la gioventù è impazzita nella violenza perché non ne poteva più della sua pace; perché la pace in cui viveva era chiaramente una pace marcia. C’è infatti pace e pace, come c’è violenza e violenza. Ci sono paci morte e paci vive, ci sono violenze stupide e ripugnanti e ci sono violenze meravigliose e creatrici. L’uomo non può vivere senza violenza e così pure la pace delle società. L’importante è scegliere bene l’oggetto per cui si entra in uno stato di collera. Quando l’uomo si sente vivo e non viene invitato ad abbandonarsi a violenze creatrici, ma solo a «stare calmo» e ad «esseresaggio, è la vita stessa a fargli perdere la testa. 
Abbé Pierre, Lettere all’Umanità. Maggio 

1. Un filosofo in armi: Ludovico Geymonat 
 
Si fa molta fatica a immaginare il filosofo della scienza Ludovico Geymonat, appostato dietro un sasso di montagna, con un fucile in mano, mentre cerca di far rallentare una colonna di soldati tedeschi a caccia di partigiani. 
Eppure, il filosofo, matematico ed epistemologo italiano, i cui sette volumi della monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico non possono mancare nella biblioteca di ogni uomo di cultura, non solo è stato un partigiano ma è stato anche – a nostro avviso – uno dei più lucidi interpreti del fenomeno della Resistenza e delle cause della sua sconfitta. 
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Antiper | Il consenso del “senso comune” o del mettersi al servizio del padrone

“Socrate, seguito dal recalcitrante Callicle, affronta un problema tecnico-politico: per evitare di subire ingiustizia occorre o conquistare il potere, o parteggiare per il governo in carica. Ma per essere amici di chi è al potere, occorre essergli il più possibile simile: un tiranno, ad esempio, disprezzerà chi è peggiore di lui e avrà paura di chi è migliore di lui. Sarà amico solo di chi ha la sua stessa mentalità ed è disposto a rimanergli soggetto. Se l’arte della politica si riduce a una pratica di sopravvivenza, essa consisterà semplicemente nell’ingraziarsi il padrone…”

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Alfonso Maurizio Iacono | La giustizia di Trasimaco

Alfonso Maurizio Iacono, La giustizia di Trasimaco, V Capitolo del libro Autonomia, potere, minorità, Feltrinelli, 2000, pag. 175, eBook, 44 pag., A5, COPERTINA. Il primo Libro della Repubblica di Platone...

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Maria Chiara Pievatolo | Il mito di Protagora

C’era una volta – favoleggia Protagora – un’epoca in cui esistevano gli dei, ma non le specie mortali (320c) [1]. Quando giunse il tempo stabilito dal destino per la loro nascita, gli dei le modellarono in seno alla terra [2], usando la terra stessa, il fuoco e i loro composti [3]. Prima di farle uscire alla luce, incaricarono i due fratelli titani Prometeo ed Epimeteo – i cui nomi contengono rispettivamente il pensiero previdente e il senno del poi – di distribuire in modo appropriato le varie facoltà

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Roberto Sidoli, Daniele Burgio, Lorenzo Leoni | “Pitagora, Marx e i filosofi rossi. L’effetto di sdoppiamento nella filosofia occidentale”. La Prefazione 1/3

Dedicato al comunista Pitagora, uno dei geni (in campo matematico, filosofico, politico-sociale, organizzativo) più grande di tutti i tempi.

“La vita comune, fratelli, è necessaria per tutti, e soprattutto per coloro che desiderano militare irreprensibilmente per Dio e vogliono imitare la vita degli apostoli e dei loro discepoli. Infatti, l’uso di tutte le cose che sono di questo mondo dovette essere comune per tutti gli uomini. Ma per l’iniquità l’uno disse che questo era suo, l’altro che era suo quello, e così nacque la divisione tra i mortali. Finalmente il più sapiente dei greci” (il riferimento è a Pitagora), “sapendo che queste cose stavano così, affermò che tutte le cose degli amici dovessero essere comuni”. [1]
Libro secondo, cap. dodici, q.1, c.2 dei Decretum del monaco e giurista medioevale Graziano, 1140 circa.

Prefazione
Marx, Blade Runner e la filosofia

Pitagora, il geniale filosofo e matematico, un protocomunista?
Aristotele, un sostenitore accanito della schiavitù e della proprietà privata dei mezzi di produzione?
Locke e Voltaire, due filosofi illuministi, allo stesso tempo sostenitori della legittimità della schiavitù e del traffico di schiavi africani verso le colonie europee in America?
Il sofisticato filosofo Martin Heidegger, un pensatore antisemita e anticomunista, capace a volte di scavalcare “a destra” lo stesso nazismo genocida?

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Felice Cimatti | L’individuo è l’essere sociale. Marx e Vygotskij

 
1. «La coscienza è un rapporto sociale»
 
L’animale non umano, per Marx,

«è immediatamente una cosa sola con la sua attività vitale. Non si distingue da essa. È quella stessa [attività vitale]»  Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844.

Prendiamo un esempio determinato, un castoro. Per esplicare la sua ‘attività vitale’, ad esempio il costruire dighe sul corso dei fiumi, un castoro si basa essenzialmente su abilità innate, abilità appunto che non deve imparare, che non sono fuori di lui. Essere un castoro significa appunto nascere con un insieme di aspettative e abilità innate. In questo senso se il costruire dighe è una attività che distingue il castoro dalle altre specie animali, se questa è la sua essenza animale, allora questa stessa essenza è presente in modo implicito dentro di lui già alla nascita: l’essenza del castoro è dentro il castoro, come un chilo di rigatoni sta dentro la scatola di cartone che lo contiene. Questo non significa che non sia importante anche l’esperienza né che tutto il comportamento animale sia innato; il punto è che ciò che l’animale può imparare è vincolato in modo più o meno rigido dalla sua costituzione biologica innata. Per l’animale non umano, allora, non vale la frase di Marx dei Manoscritti economico filosofici del 1844 che abbiamo scelto come titolo, al contrario, qui l’individuo coincide con l’essere individuale, cioè l’essenza è dentro ogni singolo animale non umano. Espresso in altro modo, ogni castoro è ogni altro castoro, nel senso che dovunque ci sia un castoro troveremo più o meno le stesse attività, la stessa forma di vita, le stesse esperienze.
 

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RK | Tutti per la crescita, intanto negli States…

La vulgata neokeynesiana pro “crescita” ha su questa sponda dell’Atlantico il suo dogma incrollabile: gli Stati Uniti sono usciti dalla crisi grazie alla politica economica e monetaria espansiva dell’amministrazione Obama. Il suo profeta Paul Krugman, è vero, proclama in patria che la liquidità immessa non è ancora sufficiente per risollevare la middle class (anzi, ultimamente ha avanzato dubbi più “strutturali” ma i suoi adepti europei non sembrano aver preso nota). Nessuno comunque mette in dubbio che la strada giusta è quella.

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Viktor Shapinov | Un’analisi di classe della crisi ucraina

 
Le origini sociali e di classe della crisi ucraina non sono state indagate a fondo. L’attenzione si è concentrata principalmente sull’aspetto politico degli eventi e si è permesso che la loro base socioeconomica passasse in secondo piano. Quali sono state le forze di classe dietro il rovesciamento del regime di Yanukovich, l’insediamento di un nuovo regime a Kiev e l’ascesa degli anti-Maidan e del movimento nel sud-est?
 
La crisi del capitalismo ucraino 
 
La crisi ucraina non è un fenomeno nazionale isolato. Per una serie di motivi, l’Ucraina è stata “l’anello debole” ed è diventata la prima vittima del crollo del modello economico basato sulla regola del dollaro come valuta di riserva mondiale e sull’uso della domanda di credito al consumo come meccanismo di crescita economica [1]. L’economia ucraina è stata tra le più vulnerabili nel contesto della crisi globale, questo ha portato a una frattura nella classe dominante ed a un’aspra lotta che è visibile da diversi mesi . L’economia del capitalismo ucraino ha preso forma dal collasso del complesso economico dell’Unione Sovietica, dalla privatizzazione della proprietà collettiva e dall’integrazione nel mercato globale. Questi processi hanno portato al degrado della struttura economica della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, che era al decimo posto nella classifica mondiale dello sviluppo economico. L’Ucraina in epoca sovietica aveva un’economia complessa e sviluppata in cui avevano un ruolo di primo piano l’industria metalmeccanica e la produzione di beni ad alto valore aggiunto.
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Joseph Halevi | Reddito di cittadinanza? Forget it!

Di fatto redditi di cittadinanza esistono in molti paesi, anche in Australia. Sono tutti stati concepiti come ammortizzatori in un contesto di piena occupazione. Quando questa è saltata il reddito di cittadinanza è stato messo sotto pressione. E’ ovvio. Durante le fasi di piena occupazione il gettito fiscale è alto e la graduazione delle tasse era molto progressiva. Con la disoccupazione il gettito fiscale si abbassa notevolmente anche perchè con la scusa di stimolare gli investimenti viene detassato il capitale. L’insieme delle finanze pubbliche viene messo sotto pressione.

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Giulio Palermo | Cenni di storia del pensiero economico (da Dispense di Economia Politica)

da Dispense di Economia Politica 1. Cenni di storia del pensiero economico [Bibliografia di riferimento: Roncaglia, paragrafi 1-7] LA NASCITA DELL’ECONOMIA POLITICA CLASSICA Il termine “economia politica” viene dal greco:...

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Antiper | José Saramago, La caverna (Note di lettura)

“Strana immagine è la tua – disse – e strani sono quei prigionieri”. “Somigliano a noi – risposi””
È questa una delle citazioni più rappresentative de La Caverna, il libro con il quale il grande scrittore e drammaturgo portoghese Josè Saramago rivisita il mito platonico della Caverna in chiave moderna, attualizzandone la forma e le categorie di riferimento. L’antro, nel romanzo, assume i caratteri del Centro, costruzione infinita e maligna in continua espansione che tende ad sussumere sotto di sé ogni cosa, in un continuo accrescimento il cui fine è l’accrescimento stesso.

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Antiper | Chiose a Emiliano Brancaccio, “Uscire dall’euro? C’è modo e modo”

Brancaccio sembra attribuire la “deflazione salariale” (cioè la diminuzione dei salari che sta avvenendo nei “paesi periferici”) al tentativo di “salvare la moneta unica”. Ma qui sorge subito una prima questione: la politica della riduzione dei salari è davvero una novità dovuta alla “moneta unica” (ed al tentativo del suo salvataggio)? Nei paesi in cui non vige questa questa “moneta unica” (leggi Gran Bretagna o USA) la deflazione salariale non si è realizzata?

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Antiper | Con le budella dei meno peggio bisognerebbe impiccarci i peggio

I commenti ai risultati delle recenti elezioni europee sono pieni di frasi del tipo “Renzi ha avuto una grande affermazione” oppure “Grillo non ha vinto” oppure “c’è stata un’alta astensione” oppure “gli euro-scettici sono in crescita” e così via. Tutte frasi che, a seconda di chi le usa e di come vengono usate, possono servire ad argomentare una tesi oppure il suo contrario.

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Giorgio Cesarale | Il Marx di David Harvey

Della ampia e stratificata opera di David Harvey, di questa singolare figura che si colloca a metà fra urbanistica e teoria sociale, si conosce ormai molto, vista la larga circolazione ottenuta da libri come La crisi della modernità, La guerra perpetua e Breve storia del neoliberismo. Meno conosciuta, tuttavia, è la sua attenta e proficua ricerca sul Capitale marxiano; ricerca che è, peraltro, alla base delle tesi sostenute nelle opere appena menzionate. Ciò che in prima battuta ci proponiamo in questo articolo è di esporre le linee fondamentali di questa ricerca, valutandone meriti e specificità. In conclusione, cercheremo di dire in quale direzione la rilettura del Capitale compiuta da Harvey ha influenzato il corso delle sue più recenti indagini teoriche.

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Antiper | Slides per lo IAT “Introduzione alla storia delle teorie sulla crisi”

Le slides sono basate sul documento di Anwar Shaikh (“Introduzione alla storia delle teorie sulla crisi”), salvo alcune considerazioni degli autori o citazioni evidenziate con un colore più chiaro. OSS: Le slides non coprono la parte che riguarda la Legge della caduta tendenziale del saggio di profitto di Marx.

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Antiper | Euro o non euro. Questo è il problema? (IAT)

Antiper | Brano sull’euro nel dibattito con Diego Fusaro Emiliano Brancaccio | Uscire dall’euro? C’è modo e modo L’euro e la crisi. Incontro con Guglielmo Carchedi Guglielmo Carchedi | For another Europe. A...

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Ernesto Screpanti | Uscire dalla crisi, ma come?

In questo articolo non voglio fare una semplice recensione. Piuttosto proverò a sviluppare una riflessione su alcune problematiche sollevate dal libro e dare qualche suggerimento. E comincerò con l’enucleare le proposte di riforma, rielaborandole nella veste di un programma politico

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Antiper | Brano sull’euro nel dibattito con Diego Fusaro

Prendi la questione dell’euro. Te lo dicemmo anche a Pietrasanta, a margine della conferenza: la tua impostazione sulla questione euro/Europa è sbagliata (come lo è quella di tutti i sovranisti in circolazione e anche quella di ampi settori della sinistra). Di per se stessa – ovvero senza condizioni – la disintegrazione dell’euro fa solo il gioco del suo principale oppositore che non sono le masse popolari europee (che non hanno nessuna voce in capitolo), ma il dollaro, ovvero l’imperialismo USA che invece di voce in capitolo ne ha molta e la usa in tutti gli scenari internazionali

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Günter Figal | Disgustose e terribili quelle frasi del mio Heidegger

Dopo le rivelazioni sull’antisemitismo dei “Quaderni neri” parla il presidente della Società heideggeriana “Ma la filosofia del XX secolo non è pensabile senza di lui” 18/03/2014 – intervista a La...