Laboratorio Marxista | Fino alla fine del vostro mondo. Fino alla nascita del nostro
Fino alla fine del vostro mondo. Fino alla nascita del nostro.
Solidarietà ai fratelli e alle sorelle del Libano, della Palestina, dell’Iraq
Fino alla fine del vostro mondo. Fino alla nascita del nostro.
Solidarietà ai fratelli e alle sorelle del Libano, della Palestina, dell’Iraq
Fin dall’inizio della “primavera” siriana, il governo di Damasco ha affermato di combattere bande di terroristi. La maggior parte dei media occidentali denunciano questa tesi come propaganda di Stato, che serve per giustificare la repressione contro i movimenti di contestazione. Mentre è evidente che questa tesi è sacrosanta per lo Stato baathista, di reputazione poco accogliente verso i movimenti di opposizione che sfuggono al suo controllo, questa supposizione non è nemmeno sbagliata. Effettivamente, molteplici elementi senza ombra di dubbio accreditano la tesi del governo siriano.
Non siamo mai riusciti a dimenticare quando nel 2003 la “giornalista-si-fa-per-dire” del TG3 Simona Bottari ebbe un orgasmo multiplo in diretta televisiva all’arrivo dei marines a Baghdad: un esempio da manuale che ci ricorda la prima regola che sempre dovremmo seguire di fronte all’“informazione” embedded: quasi tutto ciò che dicono i media mainstream in termini di analisi politica è falso o comunque è confezionato dentro una presentazione che ha un ben preciso connotato politico.
L’intervento “umanitario” è, infine, cominciato. Paesi ex-colonialisti ed ex-schiavisti hanno deciso, in nome di quei diritti umani da essi sistematicamente calpestati, di applicare anche alla Libia il “trattamento Jugoslavia”: guerra e smembramento del territorio in entità nazionali separate. Lo hanno fatto per interessi economici, per il gas, per rinsaldare il controllo di quel Nord Africa attraversato (anche di recente) da profonde tensioni sociali? No di certo (dicono loro). Lo hanno fatto (dicono sempre loro) per difendere i civili libici dai massacri del criminale Gheddafi, quello stesso criminale che per anni l’Italia ha pagato per essere il fedele e spietato gendarme dei flussi migratori africani diretti verso l’Europa, grazie anche ad un trattato avviato dal governo di centro-sinistra Prodi-Ferrero-Mastella e non concluso solo perché valutato “troppo oneroso economicamente”: in sostanza, Gheddafi voleva troppi soldi, ma per il resto il trattato poteva andare.
Lo scorso anno, nell’ambito della terza giornata del Campo, in una assemblea plenaria come questa, siamo intervenuti per portare il nostro contributo sul tema dell’imperialismo (e dell’anti-imperialismo).
Nosotras, las Madres de Plaza de Mayo, estamos aquí para denunciar al imperialismo que nos quiere destruir; a ese imperialismo que quiere ser el dueño del mundo.
In tutto il mondo cresce la protesta contro la guerra. Milioni di persone si oppongono ad un attacco che trova le sue ragioni nel tentativo degli USA di realizzare un controllo diretto su fonti energetiche primarie (come il petrolio) e su un’area fondamentale dal punto di vista strategico
Dialettica / Letture / Marxismo e comunismo / Pensieri / Villaggio globale
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