Categoria: Mondo

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Marco Riformetti | Umberto Massola e gli scioperi del marzo-aprile 1943. Sulla dialettica dei fattori: la parola d’ordine delle 192 ore

La premessa da cui muoviamo è semplice: in ogni mobilitazione giocano fattori oggettivi (che stanno nell’ambito delle forze che spingono spontaneamente all’azione) e fattori soggettivi (che sono determinati dalla dimensione organizzata dell’azione).

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Giulia Iacometti | Una nota sull’appropriazione del lavoro di cura

Dal punto di vista politico, più che il riconoscimento economico dello statuto insuperabile di caregiver le femministe marxiste hanno auspicato e operato per il superamento della tradizionale struttura famigliare patriarcale e borghese che consegna alla donna il ruolo fisso di caregiver (senza tuttavia ritenere che il semplice arruolamento in fabbrica debba costituire, di per sé, chissà quale progresso).

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Antiper | Movimenti contro la guerra che hanno davvero realizzato la pace

“Nessuna guerra è mai finita per effetto delle contestazioni contro la guerra.
La guerra del Vietnam, tanto per fare un esempio, è finita grazie alle pallottole dei vietcong, e non grazie “fiori nei cannoni” dei pacifisti.
Il fatto che nei paesi imperialisti i “fiori nei cannoni” – con tutto il bagaglio culturale (musicale, letterario, artistico…) correlato – abbiano avuto più spazio nella comunicazione di massa persino della stessa resistenza del popolo vietnamita è solo l’ennesima dimostrazione che il potere cerca di scegliersi anche le forme di opposizione a sé stesso.”

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Antiper | Gli USA, i dazi e il neoliberismo

In questi giorni il nuovo presidente amerikano, Donald Trump, ha fissato una serie di dazi sulle merci straniere. L’ondata neo-protezionistica promossa dalla nuova amministrazione potrebbe sembrare a prima vista una mossa suicida per un paese che ha costruito il proprio iniziale successo proprio sul commercio internazionale. Ma da allora le cose sono molto cambiate. E’ già da lungo tempo che gli USA sono un paese prevalentemente importatore che impone al resto del mondo i propri “brand” in virtù di un dominio che è assai più politico, militare e culturale, che non economico e industriale

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Emmanuel Faye | «Heidegger, l’introduzione del nazismo nella filosofia». Conclusioni

Non è una cosa facile misurare in profondità la perdizione umana e la distruzione interiore indotte in tante menti dal nazionalsocialismo. Da parte nostra non avremmo mai condotto queste ricerche se non fossimo stati guidati, man mano che prendevamo coscienza della gravità del disastro, dalla crescente convinzione della necessità vitale di veder la filosofia liberarsi dell’opera di Heidegger. I suoi scritti, infatti, continuano a diffondere quelle concezioni radicalmente razziste e distruttrici per l’essere umano che costuiscono i fondamenti dell’hitlerismo e del nazismo.

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Michael Roberts | From welfare to warfare: military Keynesianism

Il bellicismo ha raggiunto il culmine in Europa. Tutto è iniziato con gli Stati Uniti sotto Trump che hanno deciso che pagare per la “protezione” militare delle capitali europee da potenziali nemici non valeva la pena. Trump vuole impedire agli Stati Uniti di pagare la maggior parte del finanziamento della NATO e di fornire la sua potenza militare e vuole porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia in modo da poter concentrare la strategia imperialista degli Stati Uniti sull'”emisfero occidentale” e sul Pacifico, con l’obiettivo di “contenere” e indebolire l’ascesa economica della Cina.

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Antiper | Il riarmo come veicolo di sviluppo industriale e tecnologico nell’Unione Europea

Il ritorno dell’equilibrio di potenza nelle relazioni internazionali e la sostanziale marginalizzazione dell’azione diplomatica spingono tutti a dotarsi della maggiore forza possibile. Nessuno è al sicuro dall’aggressività dell’imperialismo in crisi nord-americano e dei suoi alleati.

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Antiper | Sulla soppressione del lavoro «di Marx» in Negri

Nel modo di produzione capitalistico la ricchezza delle nazioni, dice Marx, si presenta come un’immane raccolta di merci[3] e le merci, lo sappiamo (lo sappiamo?), sono il frutto del lavoro[4] umano. Di più: per Marx il valore delle merci deriva dalla quantità di lavoro umano astratto necessario per la loro produzione. La forma capitalistica dei rapporti di produzione fa sì che questa produzione di merci da parte dei lavoratori sia “alienata”

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Bertolt Brecht | Il nemico

Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico.

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Albert Einstein | Letter to The New York Times (December 4, 1948)

La lettera che Albert Einstein, Hannah Arendt ed altre personalità ebraiche inviarono il 4 dicembre 1948 al NYT per denunciare il fascista Begin e la complicità con le sue azioni terroristiche da parte dei sionisti israeliani

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Nanni Balestrini | La battaglia di Corso Traiano

Corso Traiano sta proprio dirimpetto alla palazzina degli uffici Fiat. Corso Traiano c’ha due corsie e una corsia centrale dove ci sono le rotaie del tram e i sassi. Noi scendevamo giú camminando sulla destra e in senso inverso dall’altra parte venivano avanti i poliziotti. Che poi si fermano e aspettano bloccando il traffico.

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Antiper | Abdelmalek Sayad e la bidonville di Nanterre nel contesto della guerra d’Algeria

In questo testo Abdelmalek Sayad, sociologo francese collaboratore di Pierre Bourdieu, analizza come vivono gli immigrati maghrebini nella cosiddetta “bidonville” di Nanterre, alle porte di Parigi, negli anni ’50 e ’60; sono gli anni cruciali della guerra d’Algeria e proprio all’articolato rapporto della bidonville di Nanterre con la guerra è dedicata questa breve riflessione.

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Grok | Il crollo di borsa di Nvidia e l’impatto dell’IA cinese Deepseek

Grok è l’IA di X, il social di proprietà del neo-ministro dell’Impero amerikano, Elon Musk. Le abbiamo chiesto di scrivere un articolo sul crollo dei titoli tecnologici seguito all’uscita della nuova AI cinese Deepseek. L’articolo è del 28 gennaio e ovviamente è già vecchio dal momento che, nel frattempo, sono usciti nuovi modelli di ChatGPT e nuove AI cinesi (a cominciare da quella di Alibaba, Qwen). E’ però molto interessante che Grok abbia prodotto, attraverso un collage di articoli, un “pezzo” tutto sommato in linea con il modello giornalistico mainstream. Naturalmente manca una vera visione critica del problema e manca persino il riferimento al fatto che Deepseek è Open Source (come peraltro è in larga misura Grok stessa); tuttavia l’articoletto è efficace e questa potrebbe essere un’ottima notizia se fosse il preludio alla scomparsa fisica di ogni giornalista, visto che nella quasi totalità dei casi si tratta di prezzolati al soldo del potere, disposti a spacciare qualsiasi menzogna pur di accondiscenderlo (Antiper).

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Tamar Barkay | The decline of organized labor and the rise of internal Corporate Social Responsibility (CSR)

Questo articolo, pubblicato su «Economic Sociology & Political Economy» e in forma completa su «Social Responsibility Journal», mette a confronto l’enorme declino del tasso di sindacalizzazione nei paesi OCSE con la crescita della retorica sulla “responsabilità sociale” dell’impresa nei confronti dei lavoratori (quella che qui viene definita internal CSR) affermando un punto: la sostituzione della sindacalizzazione e delle lotte sociali con il paternalismo padronale e le sue operazioni di “social washing” non pone alcun argine all’arretramento dei lavoratori dal punto di vista del salario e dei diritti.

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Anwar Shaikh | Il capitalismo è incapace di auto-espansione?

Sin dall’inizio, la visione del laissez-faire di un capitalismo armonioso e privo di crisi è stata tormentata da una altrettanto vecchia e persistente visione di un capitalismo strutturalmente incapace di accumulazione. [In questa visione] si assume che le forze interne del sistema possano al più riprodurlo in modo stazionario: ma, se stagnante, il capitalismo degenera rapidamente.

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Antiper | Le contee di Trump

Secondo un’analisi dei risultati elettorali pubblicata dal Times nelle prime ore di mercoledì, a risultati quasi completi, più del 90 percento delle contee si è espresso a favore dell’ex presidente Donald J. Trump nelle elezioni presidenziali del 2024

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Alexandra Elbakyan | Comunismo, sci-hub e libero accesso alla conoscenza

L’attuale sistema di produzione di conoscenza nella scienza è un classico esempio di sistema capitalista fallito. I ricercatori vengono sfruttati e non ricevono denaro per il loro lavoro: la conoscenza che producono sotto forma di articoli di ricerca non appartiene a loro. E non appartiene nemmeno alle persone. Invece, la conoscenza nella scienza oggi è una proprietà privata di poche potenti aziende, che ne ricavano enormi quantità di denaro

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Marco Riformetti | Modi di produzione e feudalesimo

In questo contributo, così come nei testi a cui più faremo riferimento, è ricorrente il concetto di “modo di produzione” che costituisce uno dei concetti fondamentali dell’arsenale teorico marxista, uno di quei concetti che fondano quella che è stata definita la concezione materialistica della storia

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Antiper | America contro America

Si dice spesso che negli USA esistano ormai due americhe: un’America che vota Biden e che ha le sue zone forti nelle coste e un’America che vota Trump che ha le sue zone forti nel Midwest e nella Rust Belt