Autore: Antiper

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Marco Riformetti | Umberto Massola e gli scioperi del marzo-aprile 1943. Sulla dialettica dei fattori: la parola d’ordine delle 192 ore

La premessa da cui muoviamo è semplice: in ogni mobilitazione giocano fattori oggettivi (che stanno nell’ambito delle forze che spingono spontaneamente all’azione) e fattori soggettivi (che sono determinati dalla dimensione organizzata dell’azione).

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Giulia Iacometti | Una nota sull’appropriazione del lavoro di cura

Dal punto di vista politico, più che il riconoscimento economico dello statuto insuperabile di caregiver le femministe marxiste hanno auspicato e operato per il superamento della tradizionale struttura famigliare patriarcale e borghese che consegna alla donna il ruolo fisso di caregiver (senza tuttavia ritenere che il semplice arruolamento in fabbrica debba costituire, di per sé, chissà quale progresso).

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Marco Riformetti | Umberto Massola e gli scioperi del marzo-aprile 1943. Tra spontaneità e organizzazione

Sull’importanza che i comunisti attribuiscono alla classe operaia come segmento sociale capace di guidare le masse popolari nella lotta contro il fascismo non possono esserci dubbi. Nel giugno del 1940, mentre l’Italia entra nel conflitto mondiale, è soprattutto alla classe operaia – e in particolare alla classe operaia del nord – che i comunisti fanno appello

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Antiper | Movimenti contro la guerra che hanno davvero realizzato la pace

“Nessuna guerra è mai finita per effetto delle contestazioni contro la guerra.
La guerra del Vietnam, tanto per fare un esempio, è finita grazie alle pallottole dei vietcong, e non grazie “fiori nei cannoni” dei pacifisti.
Il fatto che nei paesi imperialisti i “fiori nei cannoni” – con tutto il bagaglio culturale (musicale, letterario, artistico…) correlato – abbiano avuto più spazio nella comunicazione di massa persino della stessa resistenza del popolo vietnamita è solo l’ennesima dimostrazione che il potere cerca di scegliersi anche le forme di opposizione a sé stesso.”

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Antiper | Gli USA, i dazi e il neoliberismo

In questi giorni il nuovo presidente amerikano, Donald Trump, ha fissato una serie di dazi sulle merci straniere. L’ondata neo-protezionistica promossa dalla nuova amministrazione potrebbe sembrare a prima vista una mossa suicida per un paese che ha costruito il proprio iniziale successo proprio sul commercio internazionale. Ma da allora le cose sono molto cambiate. E’ già da lungo tempo che gli USA sono un paese prevalentemente importatore che impone al resto del mondo i propri “brand” in virtù di un dominio che è assai più politico, militare e culturale, che non economico e industriale

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Emmanuel Faye | «Heidegger, l’introduzione del nazismo nella filosofia». Conclusioni

Non è una cosa facile misurare in profondità la perdizione umana e la distruzione interiore indotte in tante menti dal nazionalsocialismo. Da parte nostra non avremmo mai condotto queste ricerche se non fossimo stati guidati, man mano che prendevamo coscienza della gravità del disastro, dalla crescente convinzione della necessità vitale di veder la filosofia liberarsi dell’opera di Heidegger. I suoi scritti, infatti, continuano a diffondere quelle concezioni radicalmente razziste e distruttrici per l’essere umano che costuiscono i fondamenti dell’hitlerismo e del nazismo.

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Marco Riformetti | Franco Franceschi e Firenze all’epoca del tumulto dei Ciompi

Franco Franceschi apre la sua analisi con una breve riflessione sull’esordio dell’industria laniera nella Firenze del Duecento e sul suo consolidamento fino agli anni ‘30 del Trecento, trattando piuttosto fugacemente della peste di fine anni ‘40 e della fase contraddittoria che ne segue. Ma è soprattutto in relazione al periodo che va dalla seconda metà inoltrata del Trecento alla prima metà del Quattrocento che l’analisi scende in profondità.

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Michael Roberts | From welfare to warfare: military Keynesianism

Il bellicismo ha raggiunto il culmine in Europa. Tutto è iniziato con gli Stati Uniti sotto Trump che hanno deciso che pagare per la “protezione” militare delle capitali europee da potenziali nemici non valeva la pena. Trump vuole impedire agli Stati Uniti di pagare la maggior parte del finanziamento della NATO e di fornire la sua potenza militare e vuole porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia in modo da poter concentrare la strategia imperialista degli Stati Uniti sull'”emisfero occidentale” e sul Pacifico, con l’obiettivo di “contenere” e indebolire l’ascesa economica della Cina.

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Antiper | Il riarmo come veicolo di sviluppo industriale e tecnologico nell’Unione Europea

Il ritorno dell’equilibrio di potenza nelle relazioni internazionali e la sostanziale marginalizzazione dell’azione diplomatica spingono tutti a dotarsi della maggiore forza possibile. Nessuno è al sicuro dall’aggressività dell’imperialismo in crisi nord-americano e dei suoi alleati.

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Moscow Death Brigade | Papers, please!

Wrong place of birth, wrong papers, wrong accent
“Your presence here is unacceptable accident”
They turn backs on them, puppetry level’s excellent
They’re spitting lies in their eyes and never hesitate

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Antiper | Viva la rivoluzione francese

Parigi operaia, con la sua Comune, sarà celebrata in eterno, come l’araldo glorioso di una nuova società.
I suoi martiri hanno per urna il grande cuore della classe operaia.
I suoi sterminatori, la storia li ha già inchiodati a quella gogna eterna dalla quale non riusciranno a riscattarli tutte le preghiere dei loro preti
(Karl Marx, La guerra civile in Francia)

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John Bellamy Foster | Braverman, il capitale monopolistico e l’IA: il lavoratore complessivo e la riunificazione del lavoro

Il tema dell’automazione associata agli algoritmi progettati per i computer, che incrementa la possibilità che macchine intelligenti sostituiscano il lavoro umano, esiste da più di un secolo e mezzo; a partire dal progetto della macchina differenziale di Charles Babbage (1822), e della celebre definizione di “general intellect” nei Grundrisse di Karl Marx, a cui seguì il successivo concetto di “lavoratore complessivo” [*] presente nel Capitale

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Antiper | Sulla soppressione del lavoro «di Marx» in Negri

Nel modo di produzione capitalistico la ricchezza delle nazioni, dice Marx, si presenta come un’immane raccolta di merci[3] e le merci, lo sappiamo (lo sappiamo?), sono il frutto del lavoro[4] umano. Di più: per Marx il valore delle merci deriva dalla quantità di lavoro umano astratto necessario per la loro produzione. La forma capitalistica dei rapporti di produzione fa sì che questa produzione di merci da parte dei lavoratori sia “alienata”

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Bertolt Brecht | Il nemico

Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico.

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Albert Einstein | Letter to The New York Times (December 4, 1948)

La lettera che Albert Einstein, Hannah Arendt ed altre personalità ebraiche inviarono il 4 dicembre 1948 al NYT per denunciare il fascista Begin e la complicità con le sue azioni terroristiche da parte dei sionisti israeliani

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Nanni Balestrini | La battaglia di Corso Traiano

Corso Traiano sta proprio dirimpetto alla palazzina degli uffici Fiat. Corso Traiano c’ha due corsie e una corsia centrale dove ci sono le rotaie del tram e i sassi. Noi scendevamo giú camminando sulla destra e in senso inverso dall’altra parte venivano avanti i poliziotti. Che poi si fermano e aspettano bloccando il traffico.

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Antiper | Abdelmalek Sayad e la bidonville di Nanterre nel contesto della guerra d’Algeria

In questo testo Abdelmalek Sayad, sociologo francese collaboratore di Pierre Bourdieu, analizza come vivono gli immigrati maghrebini nella cosiddetta “bidonville” di Nanterre, alle porte di Parigi, negli anni ’50 e ’60; sono gli anni cruciali della guerra d’Algeria e proprio all’articolato rapporto della bidonville di Nanterre con la guerra è dedicata questa breve riflessione.

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Marco Riformetti | La situazione storica a Firenze nell’epoca della rivolta dei Ciompi

Ernesto Screpanti propone un’operazione storiografica interessante (oggi abbastanza desueta) ovvero l’applicazione di un codice storico-epistemologico moderno di carattere marxista al periodo pre-moderno (ed anzi tardo-medievale) della seconda metà del Trecento.

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Cesare Bermani | La volante rossa. Introduzione

Il periodo che va dal marzo 1943 al 14 luglio 1948 si caratterizza per una “intensa attività politica delle masse, che occupano impetuosamente la scena e si radicalizzano, e il deteriorarsi dell’apparato di repressione e di controllo dello Stato”

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Grok | Il crollo di borsa di Nvidia e l’impatto dell’IA cinese Deepseek

Grok è l’IA di X, il social di proprietà del neo-ministro dell’Impero amerikano, Elon Musk. Le abbiamo chiesto di scrivere un articolo sul crollo dei titoli tecnologici seguito all’uscita della nuova AI cinese Deepseek. L’articolo è del 28 gennaio e ovviamente è già vecchio dal momento che, nel frattempo, sono usciti nuovi modelli di ChatGPT e nuove AI cinesi (a cominciare da quella di Alibaba, Qwen). E’ però molto interessante che Grok abbia prodotto, attraverso un collage di articoli, un “pezzo” tutto sommato in linea con il modello giornalistico mainstream. Naturalmente manca una vera visione critica del problema e manca persino il riferimento al fatto che Deepseek è Open Source (come peraltro è in larga misura Grok stessa); tuttavia l’articoletto è efficace e questa potrebbe essere un’ottima notizia se fosse il preludio alla scomparsa fisica di ogni giornalista, visto che nella quasi totalità dei casi si tratta di prezzolati al soldo del potere, disposti a spacciare qualsiasi menzogna pur di accondiscenderlo (Antiper).