Mahmoud Darwish | Canzone per gli uomini
Da “Versi della Resistenza”, Unione Generale degli studenti palestinesi in Italia, maggio 1971
Cammino verso la riva più bella:
non compatite i miei piedi
insanguinati dalle spine;
cammino verso la riva più bella:
non compatite il mio cuore
lacerato dal pirata.
Il mio cuore, immagine della terra;
è la brezza che sfiora la mano dell’amore,
è la mischia dei lupi dell’odio.Cammino verso la riva più bella.
Se non avrò più scarpe
camminerò sulle ciglia.
Cosa importa il sonno?
Tremo al pensiero dei morti addormentati a mezza strada.O compagni,
tristi e incatenati,
noi camminiamo verso la riva più bella.Perderemo solo i nostri sudari
e vinceremo!
In alto le gole!
In alto gli occhi!
In alto le speranze!
In alto le canzoni!Con la nostra potenza,
con le croci passate e presenti
varcheremo la soglia
del paziente domani,
apriremo il paradiso dalle porte chiuse,
dalle nostre gole, dalle nostre sofferenze,
tesseremo poemi
e li berremo,
dolci come il vino delle feste.Cantando nelle strade e nei campi
il nostro sguardo farà sorgere
dal più bello
dal più profondo
dal più lontano
un altro sguardo
che veda solo l’amore
e oda solo la vittoria.Usciremo dai nostri campi,
usciremo dal nostro esilio,
usciremo dai nostri rifugi,
non avremo più vergogna
se il nemico ci ingiuria.Non arrossiremo.
Sappiamo usare la falce.
Conosciamo la difesa
dell’uomo disarmato.
Sappiamo costruire
una fabbrica moderna
una casa
un ospedale
una scuola
una bomba
un missile,sappiamo scrivere i poemi più belli.