Attilio Verardini | I(i)A: intelligenze indubbiamente artificiali
Nell’ambito di una ricerca sull’arte contemporanea coinvolgo l’intelligenza artificiale di OpenAI, ChatGPT e gli (le?) chiedo
“Mi puoi dare informazioni storiche ed estetiche del movimento artistico “Fronte nuovo delle arti”?”
Mi risponde
“Il Fronte Nuovo delle Arti è stato un movimento artistico italiano che si è sviluppato nel periodo tra le due guerre mondiali, principalmente tra il 1922 e il 1926. Il movimento è….”
La cosa non mi convince perché mi parla degli anni ’20.
Allora chiedo
“Sei sicuro che il periodo del Fronte Nuovo delle Arti sia quello tra le due guerre e non quello successivo alla Seconda guerra mondiale? Puoi ricontrollare per favore?”
Mi risponde
“Mi scuso per l’errore nella mia precedente risposta. Effettivamente il Fronte Nuovo delle Arti è un movimento artistico che si sviluppa in Italia tra il 1947 e il 1951, in un periodo successivo alla Seconda guerra mondiale.”
Aggiunge altre informazioni e conclude
“Spero che questa informazione sia stata utile e mi scuso nuovamente per l’errore nella mia precedente risposta.”
Insomma, un’intellligenza educata e disposta a riconoscere un errore compiuto. Dunque un’intelligenza indubbiamente artificiale che non avrebbe mai superato il test di Turing.