Vladimir Majakovskij | Vorovski
Da Vladimir Majakovskij, Opere, a cura di Ignazio Ambrogio, vol. 2, Poesie 1923-1926, Editori Riuniti, Roma, 1958 | Vladimir Mayakovsky, Vorovsky (english version) | Vladimir Majakovskij, Vorovskij (traduzione Antiper)
Majakovski dedica questi versi a Vatslav Vorovsky, dipolomatico sovietico e Ambasciatore in Italia, assassinato a Losanna, in Svizzera, nel maggio del 1923.
Oggi,
proletariato,
scatena
il tuono
delle voci,dimentica
la cera del perdono.Finito
dalla banda ladra di fascisti,per l’ultima volta
Vorovski
passerà per Mosca.Quanti moriranno…
Quanti sono morti…Quanti finirono a brandelli…
Quanti in fumo…Dovunque abbiamo ceduto,
qualunque anima abbia ceduto,noi
non abbiamo ceduto!
Noi non cederemo!Oggi
l’ira
arrotonda
in un’enorme
palla di bomba.Oggi
le voci
hanno il lampo di baionetta dei fulmini.Appari
agli occhi dei capitalisti.Insolentisci
per le cortine dei re.La risposta
di milioni di passi
è passata
nell’arroganza delle note.Attorci
una folla innumerevole
presso le mura del Cremlino.Che la morte
d’un compagno
oggi
riaffermil’immortalità
del comunismo.
(1923)