Giulia Iacometti | Etica e politica nell’Antropocene (a partire dal contributo di Jason W. Moore). Introduzione
Giulia Iacometti | Introduzione a Etica e politica nell’Antropocene (a partire dal contributo di Jason W. Moore), Tesi di laurea in filosofia, Pisa, 2018, PDF, 72 pagine.
Da anni un vasto dibattito internazionale pone il tema – anzi, per meglio dire, il problema – dell’impatto umano sulla natura e del fatto che esso è divenuto talmente influente da suggerire una lettura dell’attuale epoca geologica proprio nei termini di questo impatto. A tal scopo si è coniato persino un termine-concetto, Antropocene, che dall’ambito scientifico [1] in cui è nato si è rapidamente diffuso all’ambito delle scienze sociali ed oggi costituisce uno degli elementi fondamentali del dibattito neo-ambientalista.
E in effetti, l’idea di Antropocene ci interroga su una domanda dal carattere più filosofico e politico che non geologico: l’uomo, ormai diventato la principale forza geologica, sta mettendo in pericolo la (sua) vita sul pianeta? E se così fosse, quali dovrebbero essere le azioni da intraprendere per scongiurare questo esito catastrofico e per indirizzare l’umanità verso una società rispettosa dell’uomo e della natura?
In verità, la filosofia si è occupata da tempo degli esiti potenzialmente disastrosi dello sviluppo della Tecnica; si pensi, tra gli altri, ai contributi di autori come Günther Anders o Hans Jonas. Ed è proprio filosoficamente che dobbiamo porci la prima delle domande ovvero se ci stiamo ponendo le giuste domande.
Ad esempio: è davvero l’uomo in generale – l’anthropos – ad essere responsabile delle trasformazioni climatiche oppure è un particolare modo di produzione – capitalistico – che deve essere individuato come vero responsabile? È l’uomo in quanto specie che si dirige verso l’autodistruzione oppure è il capitalismo che conduce l’umanità in questa direzione? Chi dobbiamo collocare sul banco degli imputati, l’Uomo o il Capitale?
Per “rispondere” a tali domande questa tesi intende interrogare criticamente il contributo teorico di Jason W. Moore che ha affrontato questi temi in una serie di testi attorno ai quali è sorto un dibattito molto serrato. E se diciamo “criticamente” è perché intendiamo riferirci ad un atteggiamento caratterizzato da “spirito critico” (diciamo, nel senso in cui gli inglesi usano la parola critique piuttosto che criticism); il che vuol dire saper cogliere gli elementi stimolanti – ma anche quelli questionabili – della riflessione di Moore.
Note
[1] P. J. Crutzen, E. F. Stoermer, The “Anthropocene”, IGBP Newsletter, n.41, 2000.