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Antiper | Lenin, uomo del futuro, VI

Lo scoppio della Prima guerra mondiale sancisce il fallimento definitivo della II Internazionale le cui sezioni nazionali adottano linee di appoggio ai propri governi, molte arrivando persino a votare i cosiddetti “crediti di guerra” ovvero i finanziamenti per le truppe, anche a discapito delle condizioni di vita dei lavoratori.

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Marco Riformetti | La situazione storica a Firenze nell’epoca della rivolta dei Ciompi

Ernesto Screpanti propone un’operazione storiografica interessante (oggi abbastanza desueta) ovvero l’applicazione di un codice storico-epistemologico moderno di carattere marxista al periodo pre-moderno (ed anzi tardo-medievale) della seconda metà del Trecento.

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Cesare Bermani | La volante rossa. Introduzione

Il periodo che va dal marzo 1943 al 14 luglio 1948 si caratterizza per una “intensa attività politica delle masse, che occupano impetuosamente la scena e si radicalizzano, e il deteriorarsi dell’apparato di repressione e di controllo dello Stato”

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Grok | Il crollo di borsa di Nvidia e l’impatto dell’IA cinese Deepseek

Grok è l’IA di X, il social di proprietà del neo-ministro dell’Impero amerikano, Elon Musk. Le abbiamo chiesto di scrivere un articolo sul crollo dei titoli tecnologici seguito all’uscita della nuova AI cinese Deepseek. L’articolo è del 28 gennaio e ovviamente è già vecchio dal momento che, nel frattempo, sono usciti nuovi modelli di ChatGPT e nuove AI cinesi (a cominciare da quella di Alibaba, Qwen). E’ però molto interessante che Grok abbia prodotto, attraverso un collage di articoli, un “pezzo” tutto sommato in linea con il modello giornalistico mainstream. Naturalmente manca una vera visione critica del problema e manca persino il riferimento al fatto che Deepseek è Open Source (come peraltro è in larga misura Grok stessa); tuttavia l’articoletto è efficace e questa potrebbe essere un’ottima notizia se fosse il preludio alla scomparsa fisica di ogni giornalista, visto che nella quasi totalità dei casi si tratta di prezzolati al soldo del potere, disposti a spacciare qualsiasi menzogna pur di accondiscenderlo (Antiper).

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Tamar Barkay | The decline of organized labor and the rise of internal Corporate Social Responsibility (CSR)

Questo articolo, pubblicato su «Economic Sociology & Political Economy» e in forma completa su «Social Responsibility Journal», mette a confronto l’enorme declino del tasso di sindacalizzazione nei paesi OCSE con la crescita della retorica sulla “responsabilità sociale” dell’impresa nei confronti dei lavoratori (quella che qui viene definita internal CSR) affermando un punto: la sostituzione della sindacalizzazione e delle lotte sociali con il paternalismo padronale e le sue operazioni di “social washing” non pone alcun argine all’arretramento dei lavoratori dal punto di vista del salario e dei diritti.

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Giulia Iacometti | Unità di produzione e riproduzione

Come già visto, un elemento di critica all’approccio della “frattura metabolica” risiede nel fatto che essa suggerisce un pericolo incombente di catastrofe con relativa distruzione generalizzata. Jason Moore, invece, sembra dire che esiste un “nesso di produzione e riproduzione”

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Anwar Shaikh | Il capitalismo è incapace di auto-espansione?

Sin dall’inizio, la visione del laissez-faire di un capitalismo armonioso e privo di crisi è stata tormentata da una altrettanto vecchia e persistente visione di un capitalismo strutturalmente incapace di accumulazione. [In questa visione] si assume che le forze interne del sistema possano al più riprodurlo in modo stazionario: ma, se stagnante, il capitalismo degenera rapidamente.

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Antiper | Surfin’ politics. L’operaismo come metodo

Annus horribilis per l’operaismo italiano con la morte di Tronti, Negri, Piperno. Potrebbe essere l’occasione di un bilancio di questa corrente politica che ha avuto (ed in certa misura ancora ha) una sua influenza all’interno del cosiddetto “movimento”. Chi si prenderà la briga di fare questo bilancio forse la prima cosa che dovrebbe analizzare è quale sia stato davvero il rapporto che gli operaisti hanno avuto con gli operai.

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Marco Riformetti | I capelloni ovvero le ascendenze

Le due esperienze più influenti all’interno del movimento per le autoriduzioni ai concerti sono, lo vedremo meglio più avanti, «Re Nudo» e «Stampa Alternativa». In queste due esperienze spiccano le figure di Andrea Valcarenghi (direttore di «Re Nudo») e di Marcello Baraghini (direttore di «Stampa Alternativa») le quali, sia pure in modo diverso, attraversano buona parte delle controculture degli anni ‘60 e ‘70 ed esercitano, con le proprie produzioni, un’influenza importante

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Antiper | Le contee di Trump

Secondo un’analisi dei risultati elettorali pubblicata dal Times nelle prime ore di mercoledì, a risultati quasi completi, più del 90 percento delle contee si è espresso a favore dell’ex presidente Donald J. Trump nelle elezioni presidenziali del 2024

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Alain Badiou | La Rivoluzione culturale

La Rivoluzione culturale è stata un riferimento costante e vivo per l’azione militante in tutto il mondo, e in particolare in Francia, almeno tra il 1967 e il 1976. Fa parte della nostra storia politica, ha fondato l’esistenza della corrente maoista, l’unica vera creazione degli anni Sessanta e Settanta. Posso dire “noi”, io c’ero e in un certo senso, per citare Rimbaud, “sono qui, sono sempre qui”

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Nanni Balestrini | Invisibili

La testa non entrava non riusciva a passare da quel buco a uscire fuori da un’altra parte a vedere fuori a vedere dove sono dove siete quando eravamo mille diecimila centomila non è possibile che fuori non c’è più nessuno

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Yuri Rozhkov | Per il poema “Agli operai di Kursk” di Vladimir Majakovskij

Fotopoesia di Yuri Rozhkov per il poema di Majakovskij Agli operai di Kursk che hanno estratto il primo minerale, (1924), Monumento provvisorio, PDF, 17 pagine

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Alexandra Elbakyan | Comunismo, sci-hub e libero accesso alla conoscenza

L’attuale sistema di produzione di conoscenza nella scienza è un classico esempio di sistema capitalista fallito. I ricercatori vengono sfruttati e non ricevono denaro per il loro lavoro: la conoscenza che producono sotto forma di articoli di ricerca non appartiene a loro. E non appartiene nemmeno alle persone. Invece, la conoscenza nella scienza oggi è una proprietà privata di poche potenti aziende, che ne ricavano enormi quantità di denaro

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Giuseppe Sottile | Introduzione a Frattura metabolica e Antropocene

Il termine «Antropocene» comincia ad essere assai diffuso anche nel nostro Paese. È probabile esso prenda la veste di una parola tanto più innocua nel significato quanto più usata dai mass-media. La genesi che ne consente un uso appropriato la si può rintracciare in una serie di documenti che negli ultimi decenni sono scaturiti come esito della ricerca scientifica

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Marco Riformetti | Modi di produzione e feudalesimo

In questo contributo, così come nei testi a cui più faremo riferimento, è ricorrente il concetto di “modo di produzione” che costituisce uno dei concetti fondamentali dell’arsenale teorico marxista, uno di quei concetti che fondano quella che è stata definita la concezione materialistica della storia

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Antiper | America contro America

Si dice spesso che negli USA esistano ormai due americhe: un’America che vota Biden e che ha le sue zone forti nelle coste e un’America che vota Trump che ha le sue zone forti nel Midwest e nella Rust Belt

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Giulia Iacometti | L’appropriazione gratuita del lavoro umano ed extra-umano

In più occasioni Moore sottolinea il rapporto tra lavoro umano e lavoro extra-umano estendendo la riflessione di Marx sull’appropriazione di (tempo) di lavoro non pagato dal campo della società umana a quello dell’intero oikeios. Così come il capitalista si appropria di (tempo di) lavoro umano non pagato – il pluslavoro – allo stesso modo la società capitalistica si appropria di lavoro extra-umano non pagato (estraendo petrolio, tagliando alberi, incanalando acque…). Il meccanismo, osserva Moore, è lo stesso: il profitto viene dall’appropriazione.

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Piergiorgio Odifreddi | Armamenti atomici. Oppenheimer e Rotblatt

Il 6 e il 9 agosto del 1945 gli americani sganciarono due bombe atomiche sulle città di Hiroshima e Nagasaki in quello che fu forse il più efferato atto terroristico nella storia dell’umanità che provocò centinaia di migliaia di morti su un obiettivo, anzi su due obiettivi civili. Naturalmente gli scienziati erano divisi nei loro sentimenti a proposito della bomba atomica; in particolare Robert Oppenheimer, che fu il direttore del progetto di Los Alamos per la costruzione della bomba atomica, il 17 marzo del 1946 parlò con il presidente Truman che aveva dato l’ordine di sganciare i due ordigni. Oppenheimer disse “abbiamo le mani macchiate di sangue”